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Riapertura delle scuole: il ruolo dell’RSPP

Riapertura delle scuole: il ruolo dell’RSPP

È settembre, e il grande evento di quest’anno sembra proprio essere la riapertura delle scuole, dopo la prolungata chiusura causata dall’emergenza sanitaria nel nostro e in altri Paesi. Tra provvedimenti e polemiche, nuove regole di convivenza e ripercussioni sulla didattica, le novità di quest’anno sembrano essere molte e piuttosto importanti: ma sappiamo anche che, fortunatamente, le capacità di adattamento dei bambini sono spesso di molto migliori rispetto a quelle degli adulti. C’è un aspetto fondamentale che riguarda la sicurezza, e di cui però si parla poco: la figura dell’RSPP, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Chi è e quali sono i suoi compiti? Da chi e come è designato? Perché è così importante? Quali sono le nuove prove che lo aspettano nel diverso orizzonte della scuola nel 2020? Qui potremo fare chiarezza su tutte – o quasi – le risposte.

RSPP scuola: chi è?

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è una figura che la legge descrive come colui che, in un contesto aziendale, si occupa della gestione e dell’organizzazione della sicurezza sul lavoro, garantendo la possibilità di svolgere le proprie mansioni o servizi in un contesto privo di rischi a tutti i lavoratori, i clienti e a tutte le persone che entrano in contatto con l’azienda. Ovviamente anche per gli istituti scolastici deve essere nominato un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.

La legge che istituisce tale figura è il decreto legislativo 81 del 2008, e in particolare l’articolo 17, in cui si stabilisce che il dirigente scolastico ha il compito di nominare per la scuola una figura del personale scolastico che assuma i compiti dell’RSPP. La persona scelta deve possedere i requisiti richiesti dalla legge (titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria superiore e attestato di frequenza corsi di formazione in materia o esperienza pregressa di almeno 6 mesi) e dimostrarsi disponibile ad accettare l’incarico: se all’interno del personale scolastico non si riuscisse a trovare una persona che soddisfi tali requisiti, si nominerà una figura esterna, scelta tra i dipendenti di enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro (o un libero professionista esperto in materia di sicurezza).

RSSP scuola: di cosa si occupa?

Nella scuola, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è un vero e proprio ausiliario del dirigente scolastico, con il compito specifico di assicurare la vigilanza, l’informazione in materia di sicurezza e la gestione dei vari protocolli di sicurezza all’interno del plesso scolastico di cui è responsabile. In una parola, è compito dell’RSPP assicurarsi che l’istituto scolastico si mantenga sano e ben funzionante, anche in caso di emergenze, o – come si sta verificando in questo periodo – anche in caso di particolari situazioni di rischio. La sfida che il pericolo di contagio da Covid-19 ha messo in atto nelle scuole rappresenta per il RSPP un vero banco di prova per le proprie qualità e per la bontà del proprio lavoro.

Il lavoro dell’RSPP si svolge in collaborazione con gli addetti alla gestione della emergenza, il personale della scuola e, come anticipato, il dirigente scolastico. Dal confronto con queste figure, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, può valutare eventuali rischi e disegnare lo stato di salute del complesso scolastico, proporre il suo piano per sanare i punti di debolezza: ognuno di questi passi è esplicitato nella redazione di un apposito documento, detto DVR, Documento Valutazione dei Rischi, che è obbligatorio e la cui dimenticanza è punita dalla legge con onerose sanzioni.

Tra gli ulteriori compiti dell’RSPP c’è quello di segnalare irregolarità, inadempienze e fattori di rischio riscontrati all’interno del complesso scolastico, comunicandole direttamente al dirigente scolastico. Nello svolgimento delle proprie funzioni, inoltre, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, può decidere di avvalersi delle competenze, del sostegno e dell’aiuto di collaboratori esterni, purché qualificati; allo stesso modo, tra le mansioni dell’RSPP c’è il dovere di collaborare con le autorità esterne di vigilanza, specialmente nel caso di ispezioni e altre attività compiute da polizia o altre autorità.

RSPP scolastico: i suoi compiti caso per caso

In particolare, l’RSPP si occupa delle seguenti mansioni, che possono variare leggermente caso per caso, ma che sono disciplinate dall’articolo 33 del decreto legislativo 81 del 2008:

  1. individuazione dei fattori di rischio e loro valutazione; «individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro», che deve avvenire sulla base della «specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale» (e, in questo caso, scolastica);
  2. elaborazione delle «misure preventive e protettive», e in particolare della loro coordinazione e dei sistemi di controllo di tali misure;
  3. in base alle diverse attività scolastiche, elaborazione di procedure di sicurezza adatte alla gestione di quest’ultime (ad esempio, nel caso dell’attuale emergenza sanitaria, l’elaborazione di procedure atte a evitare assembramenti);
  4. redazione e diffusione di «programmi di informazione» che istruiscano il personale e gli studenti su come comportarsi in caso di pericolo;
  5. partecipazione alle «consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro»: per cui si rende necessaria la partecipazione dell’RSPP alla riunione periodica in materia di salute e sicurezza all’interno dell’istituto scolastico, calendarizzata dal dirigente;
  6. redazione del DVR con periodicità annuale.

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