L’assemblea dei lavoratori delle ditte Buda e Sag, dopo ampia discussione, ha deliberato di indire una manifestazione innanzi alla Procura della Repubblica di Catania per “sensibilizzare” l’autorità giudiziaria ad attivare le necessarie indagini e accertare eventuale reati perseguibili per legge, appare evidente che l’intera vicenda presenta molta opacità.

Lo annuncia in una nota la sigla sindacale Faisa Cisal che segue la vertenza Buda Sag. “I mancati interventi dell’amministrazione regionale, la determinazione di non pagare direttamente gli stipendi nonostante le varie diffide, i contrasti tra dipartimenti regionali, potrebbero essere frutto di “influenze esterne” che hanno sempre condizionato la mobilità dei siciliani”.

Nel corso dell’assemblea – si legge nella nota sindacale – è intervenuto telefonicamente l’assessore regionale Marco Falcone che ha confermato la presenza di qualche difficoltà per l’assegnazione dei servizi all’AST ma nel contempo ha rassicurato i lavoratori che, nel caso non si concretizzasse il trasferimento delle linee e del personale verso l’azienda pubblica, vi sarebbe pronto un piano B. Una azienda privata sarebbe pronta a subentrare nell’esercizio delle linee e nell’acquisizione del personale Sag.

Faisa Cisal precisa di “non avere mai avuto preferenza alcuna sul subentro di qualunque azienda sia pubblica che privata importante che venga definitivamente chiusa questa incresciosa vicenda e che l’utenza abbia un servizio puntuale e che i lavoratori vengono pagati puntualmente.

Poiché le rassicurazioni dell’assessore Falcone – che apprezziamo – comunque non hanno un valore legale,  confermiamo la manifestazione davanti la sede del Tribunale per lunedi 24 agosto”.