Nella mattinata è stata segnalata la presenza di un cadavere in mare a Giardini Naxos. Il corpo è stato localizzato nello specchio d’acqua antistante il lungomare di Schisò, incastrato sotto la scogliera che protegge la litoranea.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Taormina, la Guardia costiera di Giardini, i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Letojanni e il Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Messina, che, su disposizione del magistrato di turno, hanno proceduto al recupero del cadavere per poi avviare l’identificazione.

Il cadavere era quello di Giovanni Coco, 64 anni. L’uomo era scomparso ieri da casa dopo aver lasciato delle lettere in cui annunciava di volersi suicidare.

Coco era un ex dirigente del Comune di Taormina coinvolto, assieme all’avvocato Francesco La Face (incaricato dal Comune di recuperare dei crediti del servizio idrico nei confronti dei cittadini morosi), in un’inchiesta per peculato e corruzione per aver intascato le somme dovute per la fornitura dell’acqua. Coco, in particolare era accusato di corruzione per aver preso una tangente da 25mila euro.