Coronavirus, la Diocesi di Acireale: a messa lo scambio della pace ma senza mano -
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Coronavirus, la Diocesi di Acireale: a messa lo scambio della pace ma senza mano

Coronavirus, la Diocesi di Acireale: a messa lo scambio della pace ma senza mano

Ci si scambi la pace ma senza le mani. E’ il senso delle indicazioni che la Diocesi di Acireale, con una lettera a firma del vicario generale monsignor Giovanni Mammino, ha inviato ai parroci. La lettera dispone che «In seguito ai fatti inquietanti che riguardano l’epidemia di Coronavirus e al comunicato della Presidenza Cei del 24 febbraio, a scopo precauzionale, si ponga massima attenzione riguardo all’igiene dei vasi sacri e dei luoghi di culto e pastorale. Essendo un segno facoltativo, in questo periodo si omette il segno della pace. Tuttavia si spieghi il significato del gesto e la necessità dell’impegno ad essere concretamente e quotidianamente operatori di pace. Si svuotino e si provveda a disinfettare le acquasantiere delle chiese».

Niente scambio della pace stringendosi la mano, quindi. Ma anche niente segno della croce attingendo l’acqua dalle acque santiere. In realtà, nelle parrocchie i fedeli già discutevano di questi accorgimenti e le indicazioni della Diocesi confermano i desiderata di tanti. Resta l’attesa per la consegna delle particole durante la comunione: secondo alcuni sarebbe preferibile sulle mani e non nella bocca, proprio per evitare il contatto mani-viso. In proposito la Diocesi non si è espressa nella lettera inviata ai parroci.

Monsignor Mammino ha concluso la missiva aggiungendo che potrebbero esserci ulteriori comunicazioni in caso di nuove disposizioni da parte della pubblica autorità. «Rinnovando la preghiera di vicinanza per quanti sono colpiti dal virus, i loro familiari, il personale sanitario e per coloro che hanno compiti di responsabilità – conclude il vicario – auguro un buon cammino di Quaresima».

La Conferenza episcopale siciliana (Cesi) colma l’ultima lacuna relativa agli accorgimenti da adottare a messa per evitare il diffondersi del coronavirus. In un comunicato a firma dell’arcivescovo di Messina, delegato per la salute della Cesi “Si suggerisce di distribuire l’Eucaristia sotto la specie del Pane, preferibilmente sulla mano dei fedeli e di evitare lo scambio della pace con un contatto fisico”:

Il comunicato precisa che “Allo stato attuale non è limitata alcuna iniziativa di culto. Qualora le autorità civili dovessero disporre altrimenti, sarà nostra premura comunicarlo tempestivamente”.

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