Giarre, Bilancio riequilibrato, quali saranno le mosse dei consiglieri domani ? -
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Giarre, Bilancio riequilibrato, quali saranno le mosse dei consiglieri domani ?

Giarre, Bilancio riequilibrato, quali saranno le mosse dei consiglieri domani ?

Il giorno della verità. Domani pomeriggio alle 18 con la nuova seduta del Consiglio  dedicata al Bilancio stabilmente riequilibrato si capirà chi davvero fa gli interessi della città e chi invece, nella consapevolezza di avere sul collo la lama della Gettonopoli con importanti somme di denaro da restituire – si resta in attesa dell’ufficialità-   indebitamente percepite nel corso degli ultimi 10 anni, studierà le migliori mosse per rimanere a galla.  Domani i consiglieri dovranno decidere sull’importante atto finanziario la cui mancata approvazione, prevede l’intervento sostitutivo del commissario ad acta e quindi lo scioglimento del Consiglio, fissando il termine ultimo al 6 marzo prossimo.
Domani, insomma.  sarà l’occasione per decifrare le mosse dei consiglieri, aggiornando la geografia politica
dell’assise consiliare tra chi voterà l’atto; chi decidendo di presenziare in aula garantirà lo svolgimento  della seduta e infine chi, ancora con il voto contrario o astenendosi, assicurerà certi equilibri. Siamo certi che i consiglieri di opposizione che detengono la maggioranza faranno gli interessi della città? Analogamente i discepoli consiglieri del sindaco tireranno a campare?  O irresponsabilmente baratteranno quel quinto posto libero in giunta? Vedremo.
Per approvare il bilancio riequilibrato, occorrono 9 consiglieri presenti in aula,  5 voti favorevoli e 4 contrari o astenuti al netto di quel parere condizionato dei revisori, che, come ha rimarcato in una sua memoria il sindaco Angelo D’Anna “ai fini della fase istruttoria da parte del Ministero dell’Interno, si pone in una posizione di affiancamento e supporto tecnico, dal momento che la fase decisionale è assegnata dalla legge che dispone l’approvazione dellipotesi di bilancio riequilibrato (formulata e deliberata dall’Ente come ipotesi ) – spetta al ministero dell’Interno che vi provvede con proprio decreto stabilendo altresì- prescrizioni per la corretta ed equilibrata gestione dell’ente”.  Insomma l’ennesimo disperato assist del sindaco per convincere i consiglieri (specie quelli a lui più vicini) che approvare il bilancio si può. Si deve. A prescindere che la nave affondi lo stesso. Il sindaco come uno di quei musicisti sul Titanic impegnati a suonare fino a pochi secondi prima di sprofondare. L’inno “Nearer, My God, To Thee” (Più vicino a te, mio Dio). L’ultima aria suonata prima della fine. 

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