Giarre, Bilancio riequilibrato, i Revisori confermano in Terza Commissione il disastro -
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Giarre, Bilancio riequilibrato, i Revisori confermano in Terza Commissione il disastro

Giarre, Bilancio riequilibrato, i Revisori confermano in Terza Commissione il disastro

Nessuna retromarcia sul disastro finanziario dell’amministrazione D’Anna. Il Collegio dei revisori dei conti ieri, in audizione nella seduta della III Commissione Bilancio presieduta da Giannunzio Musumeci,  ha confermato nella sua durezza quel parere favorevole condizionato rilasciato a margine della relazione sul Bilancio riequilibrato.  Le innumerevoli  criticità palesate dall’organo di revisione contabile devono essere necessariamente sanate, poichè,  in sede di analisi, verrebbero rilevate dalla Commissione ministeriale che dovrà esprimersi sull’ipotesi di bilancio. Sul punto l’area finanziaria del Comune sta già predisponendo un maxi emendamento che potrebbe non essere pronto per la seduta di Consiglio in programma per giovedi prossimo.

“L’audizione dei revisori in Commissione – rivela il presidente Musumeci  – ha fatto emergere preoccupanti discrasie tra i dati del Consuntivo 2016 e 2017 e quanto riportato nel “modello “F dell’ipotesi di bilancio.

Altro elemento allarmante riguarda i dati che sembrano sovrastimati e non congrui, dall’IMU alle altre imposte e tributi fino, ad esempio, al fondo per le sanzioni per violazione del “Codice della strada”;  si passa da un dato consuntivo (riscosso) per l anno  2018 di 61 mila euro ad una previsione di entrata negli anni successivi pari a 400 mila euro”.

Il Collegio non ha condiviso, tra l’altro, il percorso avviato dall’Ente relativo all’affidamento ad una ditta esterna per il recupero dell’evasione tributaria poiché si allungherebbero i tempi per l’effettivo recupero. È stata poi ribadita la necessità di creare un fondo spese legali non previsto nell’ipotesi di bilancio.

“L’ipotesi, inoltre come hanno rappresentato i revisori – rimarca Giannunzio Musumeci –  risulta  carente di alcuni documenti fondamentali, come il Piano triennale delle opere pubbliche e soprattutto il DUP e la nota integrativa. Ed infatti la mancanza di tali dati non ha consentito al Collegio di effettuare un controllo completo sull’ipotesi di bilancio. Ciò che però ci ha colpito è stato il risentimento dei revisori nei confronti dell’amministrazione per il contenuto di alcune note che gli sono state inoltrate. Infatti il Collegio anziché  ricevere i dati finanziari richiesti ha incassato offese indirette sicuramente evitabili.

Per questo – ha spiegato Giannunzio Musumeci – i revisori contabili dell’Ente hanno ribadito la loro indipendenza ed etica professionale, che non rispondono alle provocazioni dell’amministrazione e che si attengono solo a ciò che dicono i numeri di bilancio.  Infine il tempo impiegato per la redazione del parere (sono trascorsi 50 giorni) è in linea con quello impiegato in altri Comuni”.

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