Truffe ed estorsioni ad asili e case di riposo: 16 misure cautelari tra Potenza, Catania e Torino NOMI FOTO -
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Truffe ed estorsioni ad asili e case di riposo: 16 misure cautelari tra Potenza, Catania e Torino NOMI FOTO

Truffe ed estorsioni ad asili e case di riposo: 16 misure cautelari tra Potenza, Catania e Torino NOMI FOTO

Estorsione, autoriciclaggio e truffe consumate e tentate ai danni di asili nido e case di riposo di tutta Italia: sono le accuse, a vario titolo, nei confronti di 16 persone coinvolte in un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza.

Stamani nelle province di Torino e Catania i Carabinieri del Comando provinciale del capoluogo lucano stanno eseguendo le misure cautelari emesse nei loro confronti.

Le indagini hanno permesso di scoprire che i responsabili di asili nido e case di riposo «erano indotti a versare denaro su più carte di credito, intestate ad ignoti, con la minaccia che, in caso contrario – è specificato in un comunicato diffuso dal Comando provinciale di Potenza dei Carabinieri – non avrebbero più ricevuto contributi regionali o ministeriali».

Le indagini sono cominciate dopo la denuncia presentata, dopo aver subito due estorsioni, dalla rappresentante legale di una scuola paritaria dell’infanzia di Oppido Lucano (Potenza). In totale – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – sono state cinque le estorsioni consumate e 132 quelle tentate dai componenti dell’associazione a delinquere.

 In altri 17 casi le estorsioni non sono state perfezionate ‘grazie’ all’intervento dei Carabinieri che, in uno di questi casi, sono riusciti anche a far revocare un bonifico appena effettuato.

Le persone coinvolte nell’inchiesta – catanesi, residenti a Torino, e piemontesi ‘spesso legati fra loro da vincoli di parentela’ – contattavano i rappresentanti legali di enti religiosi e cooperative socio-assistenziali, fingendosi dirigenti ministeriali e regionali e facendo credere che c’erano stati degli errori nelle assegnazioni dei fondi e quindi un’indebita percezione ai danni di un altro ente.

Gli indagati chiedevano poi di effettuare un bonifico di 2.490 euro su un conto corrente postale, corrispondente invece a una Poste Pay Evolution intestata a uno di loro: 2.500 euro è il limite massimo di prelievo da sportello per questo tipo di carte.

La minaccia era che, in caso di mancato e immediato pagamento, sarebbero stati bloccati gli altri fondi: ottenuto il versamento, da Torino, due persone – promotori, secondo gli investigatori, dell’associazione a delinquere – contattavano i loro familiari che, a Catania, andavano a prelevare il denaro estorto, ne trattenevano una percentuale (tra il 20 e il 25%) e poi trasferivano la restante parte su altre poste pay intestate a ulteriori familiari e complici residenti nel capoluogo piemontese.

Sono destinatari dicustodia cautelare in carcere:

  1. CICIRELLO Mirko, nato a Torino il 02.05.1993;
  2. CANGELOSI Alfio, nato a Moncalieri (TO) il 30.04 . 1989;

Sono stati ristretti agli arresti domiciliari:

  1. CANGELOSI Patrizia, nata a Torino il 15.08.1960;
  2. CICIRELLO Alfredo, nato a Catania il 09.10.1999;
  3. PAPPALARDO Anthony, nato a Catania il 22.04.1996;
  4. SANTORO Giovanni, nato a Catania il 30.08.1977;
  5. CARUSO Rosaria, nata a Catania 1’1.02.1982;
  6. SANTORO Pietro, nata a Catania il 26.06.1993;

Sono destinatarie di obbligo di presentazione quotidiana alla p.g.:

  1. MARGHERITO Mafalda, nata a Brindisi 1’8.2.1964;
  2. SPANO’ Agata Maria, nata a Catania il 15.11.1999;

Sono destinatari di obbligo di presentazione alla p.g.:

  1. BERIA Paolo, nato a Torino il 23.10.1978;
  2. CANGELOSI Vincenza, nata a Moncalieri (TO) il 04.07.1993;
  3. OMORUY Innocent, nato in Nigeria 1’11.02.1978;
  4. MILITI Rosetta, nata a Catania il 03.04.1976;
  5. PATERNÒ Lucia, nata a Catania il 05.07.1972;
  6. UHIZEBOR Gloria, nata in Nigeria il 05.05.1980.

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