Una pericolosa bomba ecologica, costituita da una smisurata quantità di rifiuti, anche nocivi, venuta alla luce grazie al costante lavoro di decespugliamento di vaste aree coperte dalla rigogliosa vegetazione teatro, la scorsa estate, di numerosi incendi è stata bonificata. I materiali rinvenuti nel letto del torrente erano stati accatastati in corrispondenza del sottoponte di Macchia. Grazie alla proficua collaborazione con l’amministrazione comunale i rifiuti temporaneamente depositati nei pressi del sottoponte sono stati rimossi.

L’assessore all’Ecologia Santino Oliveri che aveva già effettuato un sopralluogo,  ha infatti predisposto le operazioni di bonifica e rimozione dei rifiuti coinvolgendo mezzi e uomini della Dusty. La bonifica del sito era oltremodo urgente anche in considerazione delle mutevoli condizioni meteo. C’era infatti il rischio che un violento acquazzone potesse provocare il trascinamento dei materiali accatastati, di nuovo nell’alveo del vicino torrente, con grave pregiudizio idraulico.