Gettonopoli al Comune di Giarre, si sveglia la Regione. Si profila azione ispettiva -
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Gettonopoli al Comune di Giarre, si sveglia la Regione. Si profila azione ispettiva

Gettonopoli al Comune di Giarre, si sveglia la Regione. Si profila azione ispettiva

L’autunno caldo è arrivato. Si annunciano tempi difficili per i consiglieri comunali giarresi e quindi, indirettamente sulla amministrazione. La Regione ha deciso di accendere ufficialmente i riflettori su un presunto caso di gettonopoli al Comune.

E benché amministrazione e Consiglio hanno tentato in questi mesi di minimizzare il delicato caso, adesso per l’ente comunale si profila una azione ispettiva. Ed è solo l’antipasto perché anche i “nemici” revisori sono all’attacco avendo diffidato in questi giorni l’area amministrativa del Comune a produrre i conteggi. Dati contabili che sarebbero stati già consegnati e che presenterebbero – si apprende da fonti qualificate – non poche defezioni.

La Corte dei conti nel frattempo potrebbe intervenire e non si escludono altri scenari scabrosi che potrebbero sfociare nel penale. Nella nota recapitata a sindaco e segretario dell’assessorato regionale delle Autonomie locali, si chiedono chiarimenti in ordine alla segnalazione di ipotesi di danno erariale con l’erogazione di gettoni ai consiglieri non dovuti e gettoni di presenza erogati ai capigruppo consiliari e ai componenti delle commissioni speciali”. La Regione cita le diverse missive inoltrate durante l’estate dall’ex presidente del Consiglio Raffaele Musumeci: un fiume in piena difficile da arginare.

Musumeci evidenziava come “l’ufficio competente fosse incorso in alcune presunte irregolarità, procedendo alla liquidazione e al pagamento del gettone di presenza per la partecipazione delle sedute delle commissioni consiliari anche a favore dei capigruppo e ai delegati in sostituzione dei capigruppo, per la partecipazione alle sedute delle commissioni consiliari di cui non sono componenti”.

Secondo l’ex presidente del consiglio Musumeci tale erogazione “si pone in aperto contrasto con le vigenti disposizioni di legge. Illegittima, deve considerarsi anche l’erogazione del gettone nei confronti dei consiglieri componenti delle commissioni in caso di sedute deserte andate a vuoto, in mancanza del numero legale e non presenti alla convocazione successiva e alla seduta”.

Ora l’intervento del dipartimento regionale Autonomie locali con la piccata nota con la quale si concedono “30 giorni di tempo” per fornire sulla vicenda una dettagliata relazione, anticipando, “in caso di mancato riscontro, l’attivazione di apposito intervento ispettivo”. L’ora del Conte di Montecristo è arrivata.

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