Riposto, no alla modifica della viabilità nel quartiere Immacolata -
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Riposto, no alla modifica della viabilità nel quartiere Immacolata

Riposto, no alla modifica della viabilità nel quartiere Immacolata

Undici associazioni contro la modifica alla viabilità nel quartiere Immacolata di Riposto. Numerosi gli incidenti che si verificavano all’incrocio tra le vie Libertà e Immacolata, di cui alcuni mortali; in uno di questi perse la vita il giovane Salvatore Natalello, una morte tragica che scosse la comunità ripostese portando una mobilitazione per mettere in sicurezza l’incrocio maledetto.

Una serie di tecnici, l’ing. Rosario Melissa, i geometri Davide Canino, Giuseppe Cucè ed Enzo Ardizzone e l’arch. Tania Casella, insieme all’amministrazione e agli uffici comunali elaborarono un nuovo piano della viabilità per mettere in sicurezza l’incrocio.

Adesso, la famiglia Natalello ha appreso di una modifica alla viabilità presentata sia all’ufficio tecnico che in giunta. L’ing. Melissa, uno dei progettisti, si dice pure contrario: «Nel nuovo piano – riferisce – è prevista l’inversione di marcia su via Immacolata a salire; su via Libertà si prevede di andare verso Riposto e non verso Mascali, qualche cambiamento è previsto su via della Repubblica e via La Farina e poi una rotatoria all’incrocio tra via Libertà e via Immacolata. Si prevede, quindi, di riportare i veicoli di nuovo a salire, con il rischio di abbagliamento del sole e di nuovi pericoli. Al momento non ci sono conflitti, non essendoci intersezioni tra i veicoli che scendono da via Immacolata; invece con la rotatoria si avrebbero almeno sei punti di conflitto: si va a peggiorare una situazione spendendo dei soldi che secondo le 11 associazioni possono invece essere spesi da un’altra parte. Ad esempio per fare la rotatoria vicino l’Eurospin oppure quella in via Carbonaro, comunque in un altro luogo dove ci sia davvero urgenza e non dove ora c’è un incrocio sicuro».

Le 11 associazioni che si sono opposte sono Una storia possibile, Sicilia bedda, Riposto bene comune, Circolo Gramsci, Città viva Riposto, il Centro studio jonico etneo, Spazio Zero, Articolo 1 la fondazione Domenico Scuto e Un’altra storia.

«Credo che tutti noi siamo disposti a fare 50 metri in più per evitare la pericolosità di un incrocio – aggiunge l’ing. Melissa – . Per chi viene da Mascali e deve tornare su via Libertà ci sono circa 50 metri in più da fare. Non ci sono motivi tecnici validi per modificare questa viabilità e 11 associazioni sono tante, esprimono la volontà della città, e soprattutto sono 11 associazioni con a capo l’associazione Natalello».

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