Fiumefreddo, la Fidapa contro la chiusura del consultorio: "Fiumefreddo privata di un servizio essenziale" -
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Fiumefreddo, la Fidapa contro la chiusura del consultorio: “Fiumefreddo privata di un servizio essenziale”

Fiumefreddo, la Fidapa contro la chiusura del consultorio: “Fiumefreddo privata di un servizio essenziale”

Oggi una rappresentanza della sez Fidapa di Fiumefreddo è stata ricevuta dal dott.  Renato Raciti, direttore del distretto socio-sanitario di Giarre per rappresentare le motivazioni di disagio dell’utenza femminile di Fiumefreddo e dintorni per la paventata preoccupazione relativa al trasferimento del locale Consultorio presso il comune di Calatabiano.

“Nell’inerzia dell’amministrazione comunale di Fiumefreddo – si legge in una nota – le fidapine hanno rappresentato al Dr. Raciti l’esigenza di mantenere in loco la struttura onde evitare i problemi di pendolarismo, nonché hanno illustrato la storia del movimento spontaneo delle donne per ottenere questo servizio, sin dall’approvazione della legge sul divorzio e l’interruzione volontaria della gravidanza negli anni ’70”.

Dalla Fidapa riferiscono la grande disponibilità del dott. Raciti che ha illustrato il piano aziendale di razionalizzazione delle risorse, già approvato a monte, e che prevede il trasferimento nei locali, già ristrutturati, presso il Comune di Calatabiano; mentre sono inadeguati i locali di Fiumefreddo, in affitto e poco funzionali.

Le fidapine, pur comprendendo le ragioni aziendali, hanno mostrato il proprio disappunto poiché il Comune di Fiumefreddo è privato di un così essenziale servizio e si augurano che si possa riconsiderare il piano di razionalizzazione attraverso investimenti nella sede di Fiumefreddo. “Il consultorio di Fiumefreddo è nato vent’anni fa dopo una grande e sentita mobilitazione delle donne del luogo per ottenere la struttura ritenuta utilissima per le donne per una maternità responsabile – dice la prof.ssa e consigliere comunale Marinella Fiume – . Ci siamo battute prima per avere i locali poi per la linea telefonica ppi per ottenere altre figure di supporto come consulenza psicologica e legale. Ora il territorio continua a perdere servizi in favore dell’utenza femminile, dopo lo sportello rosa antiviolenza ora lo storico Consultorio. Le donne non ci stanno!”.

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