Si potranno richiedere agli uffici municipali a partire dal prossimo mese di settembre. Verranno emesse dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e recapitate direttamente al domicilio dell’interessato entro sei giorni lavorativi dalla relativa richiesta. Le tessere cartacee continueranno comunque a rimanere valide sino alla loro data di scadenza

A partire dall’imminente mese di settembre anche i cittadini francavillesi potranno munirsi della carta d’identità elettronica (CIE), più pratica, sicura e resistente rispetto a quella in formato cartaceo utilizzata sino ad oggi.

Il nuovo documento consiste in un cartellino rigido avente l’aspetto di una carta di credito. E’ dotato di un microprocessore che memorizza tutte le informazioni relative all’identità del titolare.

Come sottolinea il sindaco Vincenzo Pulizzi, «a decorrere dall’1 settembre 2018 il Comune di Francavilla di Sicilia non potrà più emettere carte d’identità in formato cartaceo, salvo casi di reale e documentata urgenza segnalati dal richiedente per motivi di salute, viaggio, partecipazioni a concorsi, ecc.». Questo perché il rilascio della carta d’identità elettronica non è immediato in quanto il nuovo documento, emesso dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, viene recapitato al domicilio del cittadino, tramite servizio postale, entro sei giorni lavorativi dalla data della richiesta allo Sportello Anagrafe del Comune.

Oltre a versare ventidue euro (ventisette in caso di smarrimento o furto), per ottenere la carta d’identità elettronica è necessario esibire una normale fototessera in formato cartaceo, la tessera sanitaria e la carta d’identità scaduta o in prossimità di scadere.

All’atto della richiesta, il cittadino ha facoltà di prestare o meno il proprio consenso alla donazione di organi o tessuti in caso di morte, in maniera tale che, al momento del decesso, le sue disposizioni in tal senso possano essere rilevate anch’esse dal documento.

Le vecchie carte d’identità in formato cartaceo continueranno comunque a rimanere valide sino alla loro data di scadenza.

Rodolfo Amodeo