Crisi e prospettive di sviluppo dell'area jonico-etnea: interessante convegno del Rotary -
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Crisi e prospettive di sviluppo dell’area jonico-etnea: interessante convegno del Rotary

Crisi e prospettive di sviluppo dell’area jonico-etnea: interessante convegno del Rotary

“L’economia dell’area jonico-etnea tra crisi e prospettive di sviluppo” è stato il tema di un convegno promosso, nell’aula magna dell’Istituto professionale Alberghiero “G. Falcone”, dal Rotary club di Giarre riviera jonico-etnea, presieduto dal dott. Paolo Bonaccorso.

“Di crisi non si può perire – ha spiegato il presidente del club – questo territorio ha una tradizione di vivacità economica, adesso sta attraversando un momento di crisi. Vogliamo promuovere un’analisi comune e abbiamo pensato di coinvolgere le parti sociali, le organizzazioni di categoria e i sindaci del territorio”.

Moderati dal consigliere comunale Rosy Finocchiaro, sono intervenuti Angelo D’Anna, sindaco di Giarre; Enzo Caragliano, sindaco di Riposto; Luigi Messina, sindaco di Mascali; Attilio Lo Pò, presidente Confcommercio Giarre; Diego Bonaccorso, presidente Ula Claai Giarre; Renato Maugeri, presidente sezione agrumicola Confagricoltura Catania.

Ad accompagnare i presenti nell’analisi il prof. Rosario Faraci, ordinario di economia e gestione delle imprese presso l’Università di Catania.

“Abbiamo “letto” il territorio jonico-etneo e Giarre in particolare con due chiavi di lettura diverse – ha detto il prof. Faraci – : la prima è il “presente”, l’altra è il “diverso presente”, cioè una sovrapposizione al quadro attuale cercando però di ricavare alcune informazioni utili che in prospettiva riguarderebbero il futuro. Ad esempio – ha continuato Faraci – a Giarre ci sono sei start up innovative; le start up sono iniziative previste dal Ministero: che siano nate in questo territorio è indice di vitalità imprenditoriale. Altro dato importante è l’iniziativa “Etna move”, risposta dei giovani al problema del commercio, vissuta in chiave intelligente, ricorrendo all’informatica e alla creazione d un portale. Poi ci sono altre iniziative nel turismo di nicchia, nel turismo sostenibile. La lettura che faccio e che si sovrappone al presente consente di guardare un po’ meglio al futuro: altrimenti la lettura del presente, senza questa sovrapposizione, è forte. Giarre soffre di un problema di mancanza di ricambio occupazionale, la popolazione va invecchiando. I quattro settori principali che sono, nell’ordine, il commercio, l’agricoltura, l’edilizia e la piccola manifattura sono tutti in crisi. Soprattutto il commercio e il commercio al dettaglio, da sempre l’anima imprenditoriale di Giarre. Negli ultimi 10 anni si è contratta l’offerta bancaria, i prestiti bancari alle imprese e alle famiglie si sono ridotti di 30milioni di euro in 10 anni a fronte di depositi che si attestano allo stesso livello. Quando mancano prestiti alle imprese e alle famiglie – ha concluso Faraci –  manca il sostegno all’economia in crisi”.

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