Da tempo non si vedeva una scena simile. Da svariati giorni lungo un tratto di marciapiede (sul ponte che collega il corso Messina con la via Ruggero I) c’è un tappeto di siringhe usate. Una zona di certo non isolata, a pochi metri da un centro commerciale e soprattutto da un plesso scolastico.

I residenti della popolosa borgata giarrese esprimono preoccupazione per il rischio di venire a contatto con quelle siringhe, molte delle quali con gli aghi sprovvisti di protezione e di fatto potenzialmente infette. La presenza di più siringhe in questa zona della città farebbe pensare a un ritorno dell’eroina nel consumo tra i tossicodipendenti.

Del resto Giarre si è confermata negli ultimi anni come crocevia del traffico di sostanze stupefacenti. Appare quindi necessario e urgente attivare un apposito servizio di rimozione, considerato che il fenomeno è persistente e diffuso. Siringhe usate sono state segnalate anche lungo un tratto del viale Federico di Svevia, non lontano dal plesso scolastico elementare Jungo.

A documentare la presenza delle siringhe usate abbandonate per strada a ridosso delle aiuole, alcune inequivocabili foto postate da genitori preoccupati sui social, che hanno pubblicamente lanciato l’allarme, chiedendo che si ponga fine a questa situazione di pericolo, soprattutto per i bambini che percorrono a piedi il marciapiede.