Una delusione tira l’altra sul futuro del Sant’Isidoro. Alla fine il piano della regione che già nei giorni scorsi aveva suscitato reazioni di sdegno per l’evidente depotenziamento dei servizi primari dell’ospedale è stato approvato nella sua interezza anche nel tavolo interministeriale sanità e ed economia, sconfessando i numerosi tentativi che hanno visto protagonisti comitati, sindaci del distretto e varie associazioni, di rivedere la ripartizione dei servizi tra cui quello essenziale del pronto soccorso.

Che il nuovo piano non avrebbe incontrato ostacoli a Roma lo si era già intuito dall’incontro fissato per domani, dall’assessore Gucciardi per illustrarlo ai sindacati.

Nonostante quindi per l’ospedale di Giarre le speranze sembrano poche e vane, i rappresentanti del territorio questa mattina, al termine di una riunione straordinaria, hanno deciso di mettere in atto un ulteriore tentativo – l’ennesimo – per rimettere in funzione il Pronto soccorso e rivedere – semmai vi fosse ancora la possibilità di farlo in corso d’opera – la rimodulazione che di fatto ha premiato tutti, compreso l’ospedale di Acireale, ed escluso soltanto il nosocomio giarrese ormai privato dei suoi servizi essenziali.

Lunedì prossimo, quindi,  è stato fissato un nuovo confronto a Palermo tra una delegazione di sindaci e l’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi, nell’estremo tentativo di salvare il salvabile, anche a fronte delle determinazioni assunte ora anche dalla politica nazionale.

Quest’ultima iniziativa partita dal primo cittadino giarrese Angelo D’Anna è stata resa nota ai rappresentanti del Comitato per l’Ospedale che, dal canto loro, intendono organizzare una protesta a Palermo durante lo svolgimento del tavolo assessoriale chiedendo ai cittadini la piena adesione, trattandosi di un tema delicato e che riguarda il futuro del Sant’Isidoro, destinato a diventare solo una piccola succursale sanitaria del presidio ospedaliero di Acireale.