Giarre, drammatica lettera dei Revisori al sindaco. Il Collegio pronto a dimettersi? -
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Giarre, drammatica lettera dei Revisori al sindaco. Il Collegio pronto a dimettersi?

Giarre, drammatica lettera dei Revisori al sindaco. Il Collegio pronto a dimettersi?

La struttura degli uffici finanziari del Comune di Giarre è al collasso. Mancano le risorse umane, mezzi e soprattutto non è stata ancora individuata una figura che possa svolgere il ruolo di ragioniere generale. Lo affermerebbero, secondo fonti accreditate, in una lettera-appello riservata e recapitata ieri mattina al sindaco Angelo D’Anna e all’assessore alle Finanze, Salvo Vitale, i tre componenti del Collegio dei revisori dei Conti. Gli stessi che hanno riscontrato macroscopici errori contabili nella stesura dello schema di bilancio: bocciato per tre volte di fila.

I revisori, nella missiva datata 7 novembre e che solo ieri è pervenuta via pec a sindaco e assessore alle Finanze, manifesterebbero apertamente le proprie preoccupazioni da un lato sul quadro contabile dell’Ente e dall’altro sulla gestione operativa del servizio finanziario privo di organizzazione e soprattutto di risorse umane competenti in materia.

I componenti dell’organo di revisione contabile già da mesi denunciano una situazione di assoluta precarietà relativamente alla struttura degli uffici finanziari – ormai allo sbando dopo l’assenza di Letterio Lipari – comportando non poche difficoltà al collegio nell’espletamento dell’attività di controllo e di monitoraggio dei flussi economici. Al sindaco D’Anna e all’assessore Vitale, in buona sostanza, verrebbe chiesto di intervenire con urgenza.

Il Comune in queste condizioni – avrebbero scritto nella missiva riservata – non può più andare avanti. E sullo sfondo di questa drammatica lettera ci sarebbe non solo il malcontento del Collegio dei revisori ma anche la volontà di gettare la spugna.

Secondo indiscrezioni filtrate i revisori, infatti, sarebbero addirittura in procinto di dimettersi, stante la cronica situazione di difficoltà in cui sono costretti ad operare e dopo che gli accorati appelli all’amministrazione non hanno trovato alcun riscontro.

Dunque un quadro apocalittico che suona come una resa davanti ad una disorganizzazione disarmante. Peggio. A giudicare da quel che starebbe accadendo, non si capisce, a questo punto, quale sia il ruolo del super esperto contabile, per il quale l’amministrazione ha stabilito un compenso mensile di 6.300 euro.

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