Gli indagati, 15 consiglieri comunali e tre dipendenti, segretari nelle Commissioni consiliari, sotto tiro

E’ stata rinviata al 16 dicembre prossimo l’udienza camerale in programma questa mattina nel corso della quale il giudice per le indagini preliminari, Nunzio Sarpietro, deciderà se archiviare, rinviare a giudizio (tutti o in parte) o richiedere ulteriori indagini al pubblico ministero dopo il caso sollevato dal Movimento 5 Stelle che, come si ricorderà, sottolineò il numero spropositato delle sedute delle Commissioni consiliari, rimarcando, in particolare, lo scarso contenuto delle tematiche trattate, in alcuni casi addirittura assenti.

Il Pm, com’è noto, dopo le opportune indagini aveva chiesto l’archiviazione non ravvisando alcuna delle ipotesi di reato formulate, vale a dire truffa e falso, ma il giudice ha rigettato la richiesta, invitando l’accusa a verificare se nella condotta dei consiglieri comunali potesse configurarsi il peculato.

L’accusa ha dunque valutato anche questa ipotesi e, sostenendo che neanche questa ipotesi si ravvisa, ha presentato una ulteriore richiesta di archiviazione che il giudice stamane non ha stamane preso in esame, decidendo di rinviare il tutto al 16 dicembre prossimo per consentire – importante questo passaggio – la citazione del Comune come parte offesa.

Il giudice, insomma, sta stanando il Comune, chiedendo se si intende intervenire come parte offesa, così come già successo, tra l’altro, nel caso assenteismo la cui udienza in programma martedì prossimo 15 novembre, vedrà il Comune protagonista, essendosi costituito parte civile.