Catania, festa de l’Unità: contestata la Pinotti, ministra della Difesa -
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Catania, festa de l’Unità: contestata la Pinotti, ministra della Difesa

Catania, festa de l’Unità: contestata la Pinotti, ministra della Difesa

Un altro ministro, un’altra protesta. Presente a Catania la ministra Pinotti, “alla Difesa”, quindi, una protesta specificamente antimilitarista e contro il Muos di Niscemi.

All’esterno, all’ingresso “blindato” dalle forze di polizia, della villa Bellini, dove si sta svolgendo il Festival nazionale del Pd, un folto gruppo di manifestanti, giovanissimi e non di vari gruppi e organizzazioni, ha dato vita ad una pacifica manifestazione che ha polarizzato l’attenzione dei passanti e di chi si avviava ad ascoltare la ministra.

All’interno della villa si è svolta un’altra protesta, anche questa non rimasta inosservata, nonostante l’intervento “tempestivo” dei “volontari” del Pd, alias servizio d’ordine, e degli agenti della Digos. Alcuni giovani, volevano leggere una loro lettera alla ministra: “Non ci è stato permesso di leggerla – spiegano i giovani studenti -. La nostra bandiera No Muos è stata sequestrata e una decina di agenti della Digos, accompagnati dagli accaniti volontari del Partito Democratico, ci hanno placcati e cacciati” . Mentre i giovani venivano allontanati, dallo spiazzale centrale del giardino pubblico, fra il fango causato dalla pioggia, la ministra ha esclamato: “Le lettere s’inviano per posta”.

Ma cosa c’era scritto nella lettera dei giovani contestatori? In particolare contestava la repressione che il movimento No Muos continua a subire e non ultimo evidenziava che la Procura di Gela ha concluso le indagini per 129 attivisti. “Sembra di essere alla vigilia di un maxiprocesso che nemmeno le più grandi organizzazioni mafiose possono vantare” è scritto.

Intanto, all’esterno della villa, lo slogan “La Sicilia sarà più bella senza Mous e senza Sigonella”, echeggia nel rumore del “silenzio” che avvolge Catania.

Orazio Vasta

 

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