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Riposto: 15 ragazzi disabili in visita al Porto dell’Etna

Riposto: 15 ragazzi disabili in visita al Porto dell’Etna

Nell’ambito del Campo Lions Italia giovani disabili, sono stati accolti stamani, al Porto dell’ Etna-Marina di Riposto,  15 ragazzi e ragazze diversamente abili con i loro accompagnatori, provenienti dall’Italia e da diversi Paesi del mondo (Asia, Africa, America ed Europa), grazie alla sensibilità del Campo Lions Italia.

Una girandola di grandi emozioni, un programma ambizioso con l’interazione del campo giovanile Lions Trinacria per normodotati, con la collaborazione dei Leo, dei Lions, delle istituzioni e del “Porto dell’Etna Marina di Riposto”, per portare avanti concretamente il motto lionistico “We Serve”.

mar1Un programma di  mare, montagna, tradizione, cultura, di sole, gioia, amicizia e  festa; nei campi Lions, infatti, si vive per settimane insieme a decine di altri giovani provenienti da tutto il mondo ed il confronto tra le culture diventa un confronto tra il mondo intero.

Il campo si svolge a Linguaglossa, nelle prime due settimane di luglio nella “Casa vacanze per disabili” in piazza Melvin Jones (fondatore nel 1917 del Lions club International), struttura inaugurata nel 2006 e costruita con i fondi della Fondazione Lions e con i contributi dei soci Lions, versati grazie al service “un mattone per i disabili”.

I campi giovanili Lions fanno parte del Service Lions “Campi e scambi giovanili”, service dedicato ai giovani di tutte le nazioni del mondo dove sono presenti i Lions, e che, attraverso un rete capillare in tutto il mondo, permette a migliaia di giovani meritevoli di muoversi da una parte all’altra del pianeta, senza confini. Lo scopo del è creare uno spirito di collaborazione, di pace ed amicizia tra i popoli del mondo, coltivando  già nei ragazzi  l’idea che possa esistere realmente pace e collaborazione tra i popoli.

mar-2Ad accogliere stamani il gruppo dei giovani disabili guidati dal direttore del campo, Aldo Cordaro e da Alfredo Foti, per il  Marina erano presenti il presidente Giuseppe Zappalà, il direttore Leo Biasi e l’ispettore Emiliano Indelicato. Oltre a visitare la struttura i ragazzi hanno assistito ad un’interessante conferenza tenuta dal prof. Salvatore Castorina supportato da un video sui primi dieci anni di attività del Porto dell’Etna.

Interessante anche il contributo degli uomini della locale Capitaneria di porto che ha ormeggiato all’interno del Porto dell’Etna, una motovedetta adibita allo svolgimento di compiti di difesa costiera e servizi di polizia sia in mare che nelle acque interne.

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