Francavilla, in libertà l’ex custode del cimitero -
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Francavilla, in libertà l’ex custode del cimitero

Francavilla, in libertà l’ex custode del cimitero

Il Tribunale del Riesame di Messina ha disposto per Tindaro Scirto la revoca degli arresti domiciliari. Il dipendente comunale, sospeso per un anno dal lavoro, è indagato insieme ad altre diciassette persone per dei presunti “traffici” nell’assegnazione di loculi e tombe

Il Tribunale del Riesame di Messina, accogliendo parzialmente il ricorso proposto dagli avvocati Alessandro Vaccaro e Rosario Polizzi, ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per Tindaro Scirto, dipendente del Comune di Francavilla di Sicilia indagato, insieme ad altre diciassette persone, nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione del cimitero della cittadina dell’Alcantara.

In passato, infatti, lo Scirto ha svolto la mansione di custode del luogo sacro e, stando a delle denunce pervenute alla Guardia di Finanza, avrebbe preteso denaro dai parenti dei defunti per assegnare loculi e tombe, spingendosi addirittura a “risolvere i problemi” dovuti alla carenza di spazi disponibili “smontando” le sepolture esistenti (presumibilmente di gente deceduta priva di congiunti) per assegnarle ai “nuovi arrivati”.

Adesso, dunque, tramite i legali Vaccaro e Polizzi, che hanno addotto elementi a sua discolpa, Scirto ha chiarito la propria posizione, e considerato che i fatti a lui contestati risalgono al 2013, i giudici del riesame hanno ritenuto insussistente il pericolo d’inquinamento delle prove, disponendo così la remissione in libertà dell’ex custode cimiteriale.

La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata, comunque sostituita con la sospensione di Tindaro Scirto da dipendente comunale per il periodo di un anno.

La motivazione della recente decisione del Tribunale del Riesame verrà depositata nei prossimi giorni ed è molto attesa dai suoi difensori per capire meglio i fatti contestati e valutare ogni eventuale ulteriore azione da intraprendere nell’interesse del loro assistito.

Nella spinosa inchiesta, di cui nelle settimane scorse si sono occupati persino i media nazionali, risultano indagati anche l’attuare funzionario comunale responsabile per i servizi cimiteriali Salvatore Damino (sospeso per due mesi dal lavoro), il suo predecessore (oggi in pensione) Giuseppe Nuciforo, il medico dell’Asp Giovanni Torrisi, alcuni collaboratori del custode Scirto ed i parenti dei defunti che avrebbero pagato le indebite somme per assicurare ai propri cari una degna sepoltura presso il cimitero monumentale francavillese.

 

FOTO: nel riquadro grande Tindaro Scirto ed in quelli più piccoli gli avvocati (da sinistra) Alessandro Vaccaro e Rosario Polizzi

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