Un francavillese illustre nella Terra dei Canguri: il politico ed imprenditore Santo Santoro -
Catania
14°

Un francavillese illustre nella Terra dei Canguri: il politico ed imprenditore Santo Santoro

Un francavillese illustre nella Terra dei Canguri: il politico ed imprenditore Santo Santoro

L’ex ministro e senatore, oggi presidente della Camera di Commercio ed Industria Italiana del Queensland, ha trascorso una settimana nel paese natio, dove ha riabbracciato i parenti e gli amici d’infanzia prima di recarsi in altre città della penisola per incontrarsi con uomini di governo ed industriali interessati ad allacciare rapporti economici e culturali con l’Australia

In queste giornate d’ottobre i cittadini di Francavilla di Sicilia hanno ancora una volta visto aggirarsi per le strade del loro paese un distinto signore alto e robusto e dai modi signorili e cordiali. Si direbbe “uno qualunque” se, invece, non si trattasse di un francavillese illustre fattosi onore in Australia sia nell’ambito della politica che dell’imprenditoria, ovvero il senatore Santo Santoro, eminente esponente del Partito Liberale australiano e rappresentante dello Stato del Queensland, con alle spalle trascorsi di ministro in importanti dicasteri quali i Trasporti, le Relazioni Industriali, la Formazione, la Terza Età, la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.

Nato nella cittadina dell’Alcantara il 27 aprile del 1956, all’età di tredici anni Santoro si trasferisce nella Terra dei Canguri al seguito della famiglia, alla ricerca di migliori condizioni lavorative. Ma col passare del tempo quella storia di emigrazione, a differenza di tante altre sfociate in esistenze mediocri e nella mortificazione di un lavoro sottopagato, assume connotati sempre più esaltanti grazie alla brillantezza ed all’intraprendenza del giovane Santo il quale, dopo aver conseguito la Laurea in Economia presso l’Università di Brisbane, comincia a prendere gusto alla politica, bruciando le tappe del “cursus honorum” australiano per poi, nel 2007, decidere di dedicarsi esclusivamente alla sua attività privata di imprenditore nei settori della consulenza e dei servizi.

Negli Anni Novanta, intanto, parecchi francavillesi di ritorno dalle vacanze in Australia dicevano di aver appreso dai giornali letti lì degli importanti ruoli governativi rivestiti dal loro concittadino il quale, dopo così lunga assenza da Francavilla, per la sua comunità d’origine era pressoché caduto nel dimenticatoio. Qualcuno ha, quindi, cominciato a rivolgersi ai suoi parenti ed a “smanettare” su Internet per tentare di riallacciare i contatti con l’illustre personaggio, il quale adesso non può più fare a meno, non appena gli impegni istituzionali e professionali glielo consentono, di tornare in Sicilia almeno una volta l’anno, riassaporando il piacere di muoversi liberamente come un normale cittadino, senza “security”, auto di servizio e cronisti a caccia di foto e dichiarazioni.

E Santo Santoro ne approfitta sempre per riabbracciare, oltre che i parenti del luogo e quelli residenti nella vicina contrada Gravà (frazione di Castiglione di Sicilia), anche gli amici d’infanzia ed i compagni di scuola (tra cui il dottore agronomo Filippo Zullo, l’ex sindaco di Francavilla Salvatore Nuciforo, il funzionario comunale Mario Russotti, il farmacista Diego Sgroj, il musicista Salvatore Di Marco, l’industriale dolciario Enzo Di Costa, l’imprenditore della ristorazione Pippo Oliveri, la dirigente postale Pina Torretta e gli insegnanti Carmela Torre e Samuele Di Paola), con i quali in questi anni, in occasione dei suoi “blitz” in Sicilia, ha organizzato dei simpatici incontri conviviali in vari ristoranti ed agriturismi della Valle dell’Alcantara.

Santo Santoro riveste da sei anni la prestigiosa carica di presidente della Camera di Commercio ed Industria Italiana (I.C.C.I.) del Queensland, ruolo questo cui è meritatamente approdato in considerazione dell’impegno da lui profuso, fin da giovanissimo, in favore della comunità di suoi connazionali in Australia, e che gli è anche valso, nel 2010, l’attribuzione della prestigiosa onorificenza di “Commendatore al Merito della Repubblica”, conferitagli dall’allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Il senatore Santoro ha lasciato la sua amata Francavilla lunedì scorso, ma si sta comunque intrattenendo in Italia qualche altra settimana ancora per tenere conferenze ed incontrare imprenditori e politici nell’ambito del suo attuale impegno istituzionale di massimo esponente della prima citata ICCI del Queensland, che sotto la sua sapiente guida ha dato un notevole impulso alle relazioni, non solo economiche, tra Italia ed Australia attraverso iniziative e servizi altamente innovativi (ricerche di mercato, consulenze, informazioni doganali, organizzazione di eventi, ecc.) dai quali gli imprenditori italiani stanziati nella Terra dei Canguri, o che hanno rapporti commerciali con essa, stanno traendo notevoli benefici.

Qualche giorno prima di fare le valigie, questo francavillese illustre ha voluto pranzare con noi del “Gazzettino Online” in un rinomato ristorante di Solicchiata (ridente frazione di Castiglione di Sicilia) dove, tra un boccone e l’altro, si è congratulato per i nostri servizi giornalistici, «grazie ai quali  – ci ha detto Santo Santoro – mi tengo costantemente aggiornato su quanto avviene in questo meraviglioso territorio “sospeso” tra le province di Messina e Catania, che porto sempre nel cuore ed a cui faccio ritorno almeno una volta all’anno per “rigenerarmi”, riappropriarmi delle mie radici e rivedere i volti cari della mia infanzia».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il senatore Santo Santoro in due momenti del suo recente soggiorno a Francavilla di Sicilia e con Anna Bligh, ex premier del Queensland, durante una cerimonia della Camera di Commercio ed Industria di cui è presidente

Potrebbero interessarti anche