Paternò, mafia ed estorsioni: imprenditore belpassese denuncia. Tre arresti VIDEO -
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Paternò, mafia ed estorsioni: imprenditore belpassese denuncia. Tre arresti VIDEO

Paternò, mafia ed estorsioni: imprenditore belpassese denuncia. Tre arresti VIDEO

IL VIDEO DEGLI ARRESTI

I carabinieri del Comando Provinciale di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania – Ufficio G.I.P., su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Carmelo Occhione Grasso di anni 51, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Bicocca, Carmelo di anni 42 e Giovanni Tomaselli di anni 33, tutti ritenuti colpevoli in concorso tra loro dei reati di estorsione e rapina con l’aggravante dell’art. 7 l. 203/91, per essersi avvalsi del c.d. metodo mafioso che deriva dalla loro appartenenza al clan Mazzei alias carcagnusi.

tomaselli-giovanniOCCHIONE-Carmelo,-nato-a--Catania-il-05.12.1964grasso-carmeloIl provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti dell’attività d’indagine sviluppata dai carabinieri di Paternò, coordinata dalla Dda etnea, a seguito della denuncia sporta da un imprenditore edile belpassese esasperato dalle minacce e violenze subite per costringerlo ad effettuare un lavoro di ristrutturazione del valore di circa 8.000,00 € nell’abitazione dell’Occhione, che si trova in un popolare quartiere catanese.

Dall’attività investigativa è emerso che gli estorsori, per costringere l’imprenditore a completare il lavoro, si sono recati più volte presso l’azienda per minacciarlo e in un’occasione ne trattenevano il furgone dell’impresa. Successivamente lo rapinavano della propria autovettura con lo scopo di trattenerla sino al completamento del lavoro e per la cui restituzione lo costringevano a pagare la somma di 2.000,00 € circa per la riconsegna.

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