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A Giardini Naxos il Premio “Tripolone” 2015

A Giardini Naxos il Premio “Tripolone” 2015

Una nota struttura ricettiva della cittadina turistica ha ospitato la cerimonia di consegna del riconoscimento destinato agli autori di diari. Presentato ufficialmente anche quello del compianto giovane di Motta Camastra cui è intitolata l’iniziativa, spentosi a causa del cosiddetto “mal di vivere”

L’Hotel “Assinos” di Giardini Naxos ha ospitato nei giorni scorsi la cerimonia di premiazione della quattordicesima edizione del Premio “Filippo Maria Tripolone”, organizzato dall’associazione “Lanterna Bianca” ed, in particolare, dalla sua fondatrice e presidente Ada De Cola, madre del compianto giovane cui il riconoscimento è intitolato.

Filippo, originario di Motta Camastra, morì prematuramente nel 1995, a soli trentadue anni, a causa di una forte depressione. Rimangono i suoi diari e le sue poesie, testimonianze preziose della sensibilità del suo animo e della profondità dei suoi sentimenti, ed oggi ispiratori di questo lodevole premio-concorso, destinato, per l’appunto, ai migliori autori nazionali di diari, ovvero gli scritti di natura introspettiva, magari conservati in fondo ai cassetti e semplicemente manoscritti, con cui tanti di noi appuntano il loro vissuto e le loro emozioni.

Ed in questa edizione 2015 del Premio, gli “appunti” del compianto giovane mottese si sono materializzati nel libro “La Lanterna Bianca – Il Diario di Filippo” (Edizioni “Il Convivio”), presentato ufficialmente nel corso della recente manifestazione a Giardini Naxos. «Con questo volume – ha sottolineato al riguardo il giornalista e critico letterario Giuseppe Manitta, autore della prefazione al “Diario di Filippo” – siamo di fronte ad un documento umano che parla e vive sotto i nostri occhi. Approdare alla pubblicazione è stato necessario oltre che doveroso, perché in questo modo la testimonianza di Filippo potrà essere divulgata e la sua vicenda fornire spunti di riflessione su questa drammatica patologia che è la depressione e che caratterizza, purtroppo, la società contemporanea».

Così come nelle precedenti edizioni, la consegna dei premi è stata preceduta da un momento convegnistico sul cosiddetto “mal di vivere”, sempre più diffuso anche a causa dei disagi esistenziali conseguenti alla disoccupazione ed alla crisi economica dilaganti. «E’ un dramma – ha spiegato introducendo i lavori la “madre coraggio” Ada De Cola – vissuto in tante famiglie. Peraltro, dopo che la Legge Basaglia ha chiuso le strutture curative, la situazione è peggiorata in quanto le case-famiglia che avrebbero dovute sostituirle sono pochissime ed insufficienti, cosicché il peso ed il dolore della malattia gravano interamente sui familiari. Con l’associazione “Lanterna Bianca” e con questo Premio vogliamo contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia diffusissima, ma ancora sconosciuta, che annienta sia mentalmente e sia fisicamente».

Hanno fatto seguito gli interventi della professoressa Giovanna Campagna (moderatrice dei lavori), di Domenica Nucifora (dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale di Taormina), di Roberto Motta (dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale di Messina Nord), di Chiara Montalto (coordinatrice di “Medici Senza Frontiere – Sicilia”) e dello scienziato Graziano Pinna, collegatosi in video-conferenza dagli Stati Uniti.

Si è, quindi, passati alle premiazioni, le prime delle quali hanno riguardato il Comune di Motta Camastra per il sostegno dato alla “Lanterna Bianca” allestendo presso la biblioteca comunale un apposito settore contenente i diari pervenuti alle varie edizioni del Premio “Tripolone”. L’associazione ha pertanto consegnato all’attuale sindaco del piccolo centro dell’Alcantara, Claudio Bartucciotto, una scultura realizzata dall’artista Giovanna Giusto. Un altro riconoscimento è andato al restauratore Alberto Artellini per aver salvato, dopo un certosino lavoro, i diari della “Lanterna Bianca” danneggiati dall’alluvione del febbraio 2011, che colpì seriamente anche il palazzo municipale mottese.

Per quanto concerne gli autori primi classificati nelle due principali sezioni del concorso, per i diari inediti ha avuto la meglio Valentina Lombardi (di Milano) con “Il diario di Vale”, mentre per quelli editi Giuseppe Righini (Firenze) con “Beppaccio il bugiardo” (sono stati comunque premiati anche gli autori attestatisi tra il secondo ed il sesto posto di ciascuna sezione, ossia Francesco Billeci, Daniela Biancotto, Alessandro Ruffilli, Mariella Scuderi, Matteo Gaggia, Gian Nicola Bisciotti, Cristiano Eirale, Victorija Varobyova, Francesco Palumbo, Claudia Ruscitti, Maria Antonietta Sestu, Giovanna Scuderi, Giovanni De Caro, Elena Tolve e Giovanni Morabito).

Numerosi i premi speciali, tra cui quello andato ad Angela Cortellessa e Maria Saroli per il volume “Mignano è…”, dedicato al Comune in provincia di Caserta ed in onore del quale il sindaco in persona, Antonio Verdone, ha voluto personalmente presenziare alla cerimonia del Premio “Tripolone” a Giardini Naxos, accompagnato da una delegazione di concittadini.

La cerimonia di premiazione è stata sapientemente condotta da Angela Lombardo, presidente dell’associazione scientifico-culturale “Mea Lux” nonché della sezione siciliana della “S.I.A.F.” (Società Italiana Armonizzatori Familiari).

Gli elaborati in concorso sono stati giudicati da una qualificata giuria composta dal medico ed operatore culturale Giuseppe Ferrara (presidente), dalla pubblica funzionaria Agnese Calabrò, dalla giornalista Enza Conti e dallo scrittore Salvatore Maugeri. «Anche questa edizione – ha in particolare dichiarato la giornalista Conti, facendosi portavoce dei suoi colleghi – ha fatto registrare una partecipazione intensa e ricca di autori di storie toccanti, la cui lettura è stata per noi giurati un momento di arricchimento personale, in quanto ci ha dato modo di riflettere su quanta tristezza possa nascondersi dietro un sorriso: spesso, infatti, ciò che vediamo disegnato sul volto di una persona non corrisponde a ciò che il cuore custodisce. Abbiamo letto diari colmi di disperazione, di affetti rubati, di avversità della vita, di speranze e sogni interrotti prima di iniziare. Il diario è anche un importante mezzo terapeutico perché allaccia un rapporto particolare e proficuo con il proprio Io».

Rodolfo Amodeo

Alcuni protagonisti del Premio Filippo Maria Tripolone 2015

FOTO (gentilmente concesseci dal giornalista Rosario Messina): il gruppo dei premiati dell’edizione 2015 del Premio “Tripolone” e, nelle altre immagini, la signora Ada De Cola (al centro) con Angela Lombardo ed Enza Conti, con la rappresentanza del Comune di Mignano e mentre premia il sindaco di Motta Camastra (cliccare sopra l’immagine per ingrandirla)

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