Ospedale Giarre: sul Pte solo depistaggio? -
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Ospedale Giarre: sul Pte solo depistaggio?

Ospedale Giarre: sul Pte solo depistaggio?

Una circolare diramata dai vertici provinciali dell’Asp e trasmessa ai medici del Presidio territoriale d’emergenza, Guardia medica e Punto di primo intervento, definisce i compiti assegnati ai diversi istituti sanitari che operano nel presidio ospedaliero di Giarre. L’obiettivo è quello di integrare i servizi di assistenza resi all’utenza. Una nota, datata 29 maggio scorso, casualmente nel giorno in cui la Commissione ospedale ha effettuato un sopralluogo a sorpresa al Sant’Isidoro, riscontrando una serie di inadempienze, rispetto a quanto concordato con l’Asp, nella quale sono ribaditi i compiti assegnati ai medici del Pte che “effettuano le prestazioni di urgenza quali codici verdi, gialli e rossi con la strumentazione sanitaria a loro disposizione, procedendo all’eventuale stabilizzazione e trasferimento del paziente, qualora necessario, previo coordinamento del 118”. I medici del Punto di primo intervento che operano dalle 8 alle 12, esclusi i festivi, effettuano interventi sanitari di norma rispondenti ai codici bianchi; i medici della Guardia Medica, attiva di notte per gli utenti giarresi, operano secondo la normativa della continuità assistenziale.

Tania SpitaleriPer la Commissione ospedale presieduta da Tania Spitaleri, quella nota è solo un “chiaro tentativo dell’azienda sanitaria di sedare gli animi delle istituzioni e delle associazioni locali che, però, hanno scelto di monitorare costantemente i servizi erogati che riteniamo assolutamente insufficienti. La strumentazione sanitaria e i servizi a disposizione – osserva Tania Spitaleri – non risultano, differentemente da quanto riportato nella nota, necessari e sufficienti alla stabilizzazione e trasferimento dei pazienti. Ricordiamo che abbiamo appreso che cardiologia, laboratorio analisi e radiologia, indispensabili per una risposta dignitosa alle emergenze urgenze, non erogano prestazioni al servizio del Pte. Sarebbe questa, dunque, la situazione idilliaca descritta nel documento dell’Asp?

Ieri mattina, intanto, in sede di commissione, è stata illustrata la predisposizione di un ricorso al Tar in opposizione alla delibera dell’Asp del 20 aprile (avvio della rifunzionalizzazione ospedale Sant’Isidoro) di concerto con le associazioni e di eventuali, altri, soggetti istituzionali che intendono sottoscriverlo. Entro la settimana sarà convocato il tavolo sull’emergenza sanitaria composto dai sindaci, dalle associazioni e dalla commissione ospedale.

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