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Liberato Ignazio Scaravilli, medico catanese sequestrato in Libia

Liberato Ignazio Scaravilli, medico catanese sequestrato in Libia

Ignazio-ScaravilliCon il “concorso” delle autorità di Tripoli e in buone condizioni di salute è stato liberato Ignazio Scaravilli (nella foto a sinistra), il medico catanese sequestrato in Libia il 6 gennaio scorso da un gruppo armato di jihadisti, prelevato subito dopo aver concluso il turno di lavoro all’ospedale di Dar Al Wafa.

Secondo Andrea Purgatori, il giornalista dell’Huffington Post, che ha rivelato in anteprima la notizia della liberazione, Scaravilli si trova presso gli uffici delle autorità di Tripoli “per gli adempimenti di rito”, in attesa di poter  tornare in Italia. Secondo Purgatori, Scaravilli sarebbe stato liberato una settimana fa, ma è stato trattenuto in segreto dalle autorità di Tripoli, che in cambio del suo rientro avrebbero preteso dall’Italia il pieno riconoscimento politico del governo filo-islamico, al pari di quello che Roma ha concesso al governo di Tobruk. Ovviamente, il condizionale è d’obbligo. Il medico è un ortopedico di 70 anni, specialista in chirurgia della mano. Ha lavorato a Padova, ed  ha uno studio a Paternò.

Ma.perchè Ignazio Scaravilli lavorava nell’ospedale di Tripoli? “La volontà di aiutare i pazienti a superare le sofferenze della guerra e recuperare la libertà di movimento”, aveva scritto nel suo sito web. In realtà sembra che Scaravilli, che non conosceva la lingua araba, fosse andato in Libia per organizzare un vero e proprio ospedale.

Orazio Vasta

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