Randazzo, maxi cartella esattoriale: il Tribunale rinvia la decisione al 2020 -
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Randazzo, maxi cartella esattoriale: il Tribunale rinvia la decisione al 2020

Randazzo, maxi cartella esattoriale: il Tribunale rinvia la decisione al 2020

La vicenda della maxi cartella esattoriale relativa al pagamento di circa un milione di euro a carico del Comune etneo scaturisce dalla mancata estinzione di un vecchio debito erariale contratto dal Consiglio comunale nel 1949 per finanziare l’esecuzione di opere pubbliche inerenti l’attuazione del “Piano di ricostruzione”.

Nell’intricato contenzioso si registra ancora un altro slittamento prima che la vicenda legale si chiuda definitivamente. Infatti, la prima sezione civile del Tribunale di Catania, dopo che lo scorso dicembre 2014 (leggi Randazzo, maxi cartella esattoriale: a maggio la decisione) aveva sospeso l’efficacia esecutiva dell’ingiunzione di pagamento di circa un milione di euro (leggi Randazzo: non è una “cartella pazza”!), nei giorni scorsi ha rinviato l’udienza per le relative conclusioni al 15 dicembre 2020.

Lo slittamento alimenta, sia negli amministratori locali sia nei malcapitati cittadini, la speranza di uscirne vittoriosi dalla causa poiché nel malaugurato caso di soccombenza il Comune potrebbe andare in default. Pertanto, il primo sospiro di sollievo l’ha tirato il sindaco Michele Mangione che per impugnare la cartella esattoriale ha conferito incarico a un legale di fiducia.

Il sindaco si scaglia contro la cartella, che ritiene ingiusta se si considerano i danni materiali che Randazzo subì durante i bombardamenti del 1943 e, ancora una volta, punta tutto sul valore simbolico della medaglia d’argento al Merito Civile conferita dal Presidente del repubblica nel 2005. “Spero che tale rinvio – dichiara il sindaco Mangione – sia precursore di un esito positivo della ormai nota vicenda che ha interessato diversi organi di comunicazione nazionali per le evidenti contraddizioni che essa mostra. Voglio ricordare che Randazzo è stata decorata della medaglia d’argento al merito civile, conferitale il 25 gennaio del 2005 dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Paradossalmente adesso  Randazzo si vedrebbe ingiustamente costretta al pagamento di tale pesantissima somma, che il Comune peraltro non possiede. Spero – conclude – che l’ottimo lavoro effettuato dall’avvocato Dolei porti finalmente all’esito sperato: l’annullamento della cartella esattoriale”.

In qualsiasi modo, il fascicolo relativo all’esoso fardello sarà una “grattacapo” che erediterà per il prossimo sindaco.

Gaetano Scarpignato

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