Prima udienza questa mattina del processo con rito abbreviato dinanzi il Gup Anna Maggiore che vede alla sbarra cinque dei sei imputati accusati di tentato omicidio in concorso, in ordine alla drammatico fallito agguato del 6 luglio della scorsa estate che aveva come obiettivo il 25enne ripostese Luigi Falzone.

Leonardo Parisi, Remo Arcarisi, L. G., Salvatore Musumeci e Andrea Spanò, Giovanni Trovato (che ha invece optato per il rito ordinario) sarebbero, secondo la Procura, i componenti del commando che, a bordo di due auto, hanno tentato di uccidere Falzone esplodendo davanti la propria abitazione di via Etna quattro colpi di pistola calibro 7,65; colpi che miracolosamente non sono andati a segno. Secondo l’accusa si trattava di una vendetta, per il ferimento ad una gamba avvenuto poche ore prima a Mascali, del quale era rimasto vittima il pregiudicato mascalese Sebastiano Flori.

Stamane, nel corso dell’udienza, vi è stata la requisitoria del Pm Marco Bisogni che ha discusso sulla responsabilità dei cinque indagati ed ha escluso, per tutti, il reato di resistenza contestato in uno dei capi imputazione; quindi ha formulato la sua richiesta di pena: 11 anni e 4 mesi per Parisi, Musumeci e Spanò; 9 anni invece per L. G. e Remo Arcarisi. Il processo è stato aggiornato al 6 luglio prossimo per la discussione di tutti gli avvocati difensori.