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Regione, bocciato Crocetta e la sua riforma delle Province

Regione, bocciato Crocetta e la sua riforma delle Province

Ieri pomeriggio all’Ars il governo della Regione e la maggioranza sono stati battuti. È stata bocciata, infatti, la riforma delle Province voluta da Rosario Crocetta. Dei deputati andati al voto in 36 hanno approvato l’emendamento soppressivo della riforma, a fronte dei 22 contrari. Tra i parlamentari che hanno votato contro il ddl del governo anche 7 dei 29 dell’attuale maggioranza.
Con l’approvazione dell’emendamento del M5S è stato soppresso l’articolo 1 del ddl di riforma che prevedeva l’istituzione di 6 Liberi consorzi di Comuni e tre città metropolitane di vasta area (Palermo, Catania e Messina).
Nel frattempo martedì scorso sono scaduti i termini dei commissari straordinari e le Province si trovano attualmente senza governance. Per questo motivo è stata convocata per oggi a mezzogiorno l’assemblea regionale per presentare un ddl per la proroga dei commissari sino al 31 maggio.
“Il voto dell’Ars sulla riforma delle Province lascia un segno in questa legislatura – ha dichiarato Fausto Raciti, segretario regionale del Pd – e bisogna aprire una riflessione molto seria. A questo punto serve un vertice di maggioranza alla presenza del presidente Crocetta: ci si deve guardare negli occhi, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità”. Marco Falcone di FI, ha ricordato che “la maggioranza Pd e l’esecutivo, che hanno tentato di fare passare una legge che null’altro è se non il frutto di un pasticcio, nonostante gli inviti dell’opposizione a dare priorità al Bilancio regionale, sono stati puniti”.

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