Aci Trezza: bimbo bloccato dal traffico arriva in ospedale dopo 3 ore -
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Aci Trezza: bimbo bloccato dal traffico arriva in ospedale dopo 3 ore

Aci Trezza: bimbo bloccato dal traffico arriva in ospedale dopo 3 ore

Il grave fatto è avvenuto la domenica pasquale ad Aci Trezza quando, intorno alle ore 18, i giovani genitori di un bambino di 14 mesi, con oltre 40 di febbre e in preda alle convulsioni, decidono di portarlo urgentemente in ospedale.

«Sì, ma come? – commenta e denuncia il papà del piccoletto – In un paese civile, la risposta sarebbe stata semplice e scontata. Ma, ovviamente, Aci Trezza era tutta bloccata! Un tappeto di automobili. Avevo 2 opzioni: o andare in ospedale con la mia macchina o chiamare un’autoambulanza. Da premettere, che sono residente in via Gondar. Se chiamavo l’ambulanza, doveva fare il giro del lungomare, e se utilizzavo la mia macchina, posteggiata sotto casa idem…
Unica soluzione: ho chiamato mio padre residente a Trezza, in via Leopolda. Mio padre ha impiegato, a causa del traffico veicolare, tanto tempo. Troppo! Lo richiamavo, e mi diceva, sconsolato: “Sono bloccato nel traffico!”. Poi finalmente è  arrivato. L’ho fatto fermare in piazza delle Scuole. Il bimbo, nel frattempo, stava sempre peggio. L’ho coperto bene, sono uscito di casa, correndo a piedi per almeno 200 metri con il vento di domenica sera. Altri 30 minuti per uscire da Aci Trezza, e, finalmente, partiamo verso l’ospedale Cannizzaro dove arriviamo al Triage alle ore 21,08».

Quindi, un bambino, con oltre 40 di febbre è stato bloccato ad Aci Trezza dal traffico veicolare e, dalle ore 18 è  arrivato in ospedale poco dopo le 21, mentre nel Comune castellese continuano le discussioni  sulla viabilità. È possibile continuare con questa situazione? È possibile che un’intera comunità sia ostaggio di una politica immobile che non riesce a trovare una soluzione per dare vita ad un reale piano viario?

“Mio figlio – conclude il papà del piccolino – è arrivato al pronto soccorso pediatrico con le convulsioni e alle 23,30 è stato dimesso con 37,5 di febbre ed una bella tonsillite. Mi chiedo cosa sarebbe successo se fosse stato qualcosa di più serio?”.

Orazio Vasta

 

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