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Giardini Naxos, l’ultimo saluto a Nella Mangano Signorino

Giardini Naxos, l’ultimo saluto a Nella Mangano Signorino

E’ venuta a mancare l’indimenticabile insegnante di Lettere e concertista di pianoforte che ha avvicinato alla musica ed al canto intere generazioni di suoi concittadini, da lei scrupolosamente preparati e diretti nel glorioso coro che ha anche avuto l’onore di esibirsi di fronte a Papa Giovanni Paolo II

Giardini Naxos perde un suo pezzo di storia, che però resta vivo nella memoria dei suoi abitanti. Nei giorni scorsi, alla veneranda età di novantatré anni, è infatti venuta a mancare la professoressa Nella Mangano Signorino, illuminata e sensibile donna di cultura e punto di riferimento per intere generazioni di suoi concittadini.

L’amore per il bello e le arti albergava nel suo “dna”, essendo figlia del valente musicista e compositore Nino Mangano, direttore del locale complesso bandistico (che seppe elevare al rango di orchestra), e della dolce signora Elvira Pizzati, nonché sorella di Lorino Mangano, onesto sindaco dei deboli nella seconda metà degli Anni Cinquanta, cui è stata intitolata la biblioteca comunale giardinese.

Fin da giovanissima, Nella si faceva notare ed ammirare quanto a bellezza, intelligenza e propensione verso l’arte delle sette note. Ed in una fase storica in cui per le donne l’affermazione sociale e professionale era una chimera, lei riuscì a laurearsi in Lettere ed a conseguire il diploma di Concertista di Pianoforte presso il Conservatorio romano di Santa Cecilia.

Iniziò, così, a tenere i suoi primi concerti, all’insegna di “Polacche” e “Notturni” di Chopin ed alla presenza delle autorità cittadine del tempo, ma anche ad insegnare Lettere a casa ed in istituti privati, per poi approdare alla locale Scuola Media “Luigi Capuana”, della quale diventò un’istituzione per la preparazione, il rigore e le capacità pedagogiche: non faceva mai distinzioni tra i ceti sociali dei suoi alunni, e pur apprezzando e gratificando i più studiosi, si sforzava sempre di stimolare e migliorare i meno dotati.

Sposatasi, lasciò la casa dei genitori in Via delle Rimembranze per trasferirsi nel quartiere San Giovanni, dove nacquero i suoi tre figli e dove trascorse il resto della propria vita, affiancando all’insegnamento delle Lettere l’attività musicale.

Grazie a lei, tanti suoi allievi di Giardini e dintorni sono oggi affermati pianisti, musicisti professionisti, cantanti lirici e direttori d’orchestra.

Del tutto disinteressatamente e senza risparmio di energie, Nella Mangano si prodigava, in particolare, nella preparazione e nella direzione dei cori a più voci che animavano le cerimonie religiose del paese. Così, la moderna chiesa dell’Immacolata divenne una sorta di sua “seconda casa”, dove un nutrito gruppo di ragazze e signore e qualche elemento maschile (come Salvatore La Spina), reclutati con l’aiuto del marito, prof. Salvatore Signorino, venivano da lei fatti provare assiduamente, fino al coronarsi del “sogno” della formazione di un coro, che sarebbe stato il nucleo originario della gloriosa Schola Cantorum “Nino Mangano”.

La spiccata sensibilità culturale e la notevole curiosità intellettuale che sempre la contraddistinsero, portarono Nella Mangano a “svecchiare” il repertorio classico e tradizionale per cimentarsi con successo nell’adattamento per organo e coro di lavori all’epoca innovativi ed all’avanguardia, come l’opera rock “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd Webber, allora sconosciuta ai più, ed addirittura delle canzoni di artisti “laici”, come Fabrizio De Andrè e Rosa Balistreri, anch’esse eseguite in chiesa. Al “suo” coro (che si è più volte avvalso della voce recitante dell’indimenticato docente, giornalista e fine dicitore Giuseppe Di Bernardo) faceva pure intonare canti popolari (filastrocche, ninne nanne, ecc.) siciliani e di altre regioni d’Italia, motivi internazionali (ebraici, polacchi, russi, americani, ecc.) ed, ovviamente, gli immortali classici di compositori quali Bach, Schubert, Haendel, Beethoven e Benedetto Marcello.

A qualche messa solenne da lei diretta assistette pure il futuro pontefice Karol Wojtyla, che da “semplice” cardinale di Cracovia trascorse quasi in incognito una vacanza a Giardini Naxos alcuni mesi prima di salire al soglio di Pietro. Ma il “Papa venuto da lontano” e le “voci” di Nella Mangano erano destinati a reincontrarsi, stavolta in forma ufficiale: quando negli Anni Ottanta Giovanni Paolo II si recò in visita a Messina per la santificazione della Beata Eustochia, al coro di Giardini Naxos venne, infatti, affidato il prestigioso compito di cantare la S. Messa della solenne cerimonia.

Oltre che dagli applausi del pubblico (non solo giardinese, ma anche di altre località della Sicilia e della Calabria dove la Schola Cantorum “Nino Mangano” si è esibita), l’encomiabile impegno di Nella Mangano Signorino è stato gratificato da diversi premi e pubblici riconoscimenti.

A costringerla a ritirarsi sia dall’insegnamento che dalla direzione del coro furono da un lato il dolore per l’improvvisa scomparsa del suo unico fratello e dall’altro l’inevitabile venir meno delle energie, prosciugatele da anni di intenso ed incessante impegno al servizio della propria comunità e, più in generale, dell’arte e della cultura.

Restano le sue registrazioni, i suoi spartiti, i suoi testi e, soprattutto, i ricordi e gli insegnamenti che questa indimenticabile ed eroica educatrice ha lasciato ai suoi tanti allievi i quali, nel porgerle l’estremo saluto, sono rimasti incantati dalla dolcezza del suo volto, che il tempo non è riuscito a scalfire.

Rodolfo Amodeo  

 Giardini Naxos, Nella Mangano Signorino 02

FOTO: Nella Mangano Signorino tra gli Anni Settanta ed Ottanta durante alcuni concerti in chiesa e mentre riceve un premio dall’Amministrazione Comunale di Giardini Naxos

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