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Mascali, nulla è perduto per lo svincolo autostradale?

Mascali, nulla è perduto per lo svincolo autostradale?

La recente vista del coordinatore del Movimento Scelta Giovane al Cipe ha confermato che, nonostante la “misteriosa” mancata trasmissione del progetto definitivo, le somme previste restano ancora a disposizione per la realizzazione dell’opera

Nuova polemica su quella che ormai sembra essere un’opera morta e sepolta: lo svincolo autostradale di Mascali. Con la pubblicazione nella GURI della deliberazione n. 62 del 3 agosto 2011 con la quale il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), per una somma di 18 milioni di euro, aveva inserito, tra le opere infrastrutturali interregionali e regionali da realizzare nei prossimi anni in Sicilia, la realizzazione dello svincolo autostradale Giarre Nord-Mascali lungo la A18 nel territorio di Mascali. La Regione Siciliana, in qualità di destinatario del finanziamento, aveva stabilito che il soggetto attuatore dell’opera fosse il Consorzio Autostrade Siciliane e aveva nominato l’ing. Maurizio Trainiti per occuparsi del progetto definitivo entro dicembre 2013, pena la perdita del finanziamento.

Nei giorni scorsi, i riflettori sulla vicenda sono stati riaccesi da Leonardo Fichera, coordinatore del Movimento “Scelta Giovane” di Mascali, che è stato in udienza al Cipe di Roma, grazie all’interessamento del senatore Francesco Giacobbe, per avere contezza della situazione e dello stato dell’opera.

«A tal proposito – riferisce Fichera –, l’ing. Fabio Gregari, del Gruppo “Controllo fattibilità opere” che si occupa del Sud Italia e delle Isole in particolare, mi ha spiegato (e qui i Commissari del Comune di Mascali non hanno responsabilità alcuna) che il finanziamento di 18 milioni di euro, per la realizzazione dello svincolo autostradale di Mascali – Giarre Nord, è andato “perduto” per il semplice motivo che il progetto definitivo – che doveva essere presentato da parte del C.A.S. (Consorzio Autostrade Siciliane) entro i termini assegnati, ed anche prorogati – non è mai stato trasmesso agli uffici romani. Quello che, però, in tutta questa vicenda non si riesce tutt’oggi a comprendere, cosa che ha creato anche qualche perplessità tra gli stessi funzionari del Cipe – riferisce ancora Fichera –, è quali siano stati i motivi, o i veti, che hanno portato alla non presentazione del progetto, nonostante la Regione Siciliana avesse dato apposito incarico all’ing. Trainiti di occuparsi esclusivamente della realizzazione del progetto definitivo. Non sarebbe male, ritengo, visti gli strani sviluppi della questione, e considerato che esiste un incarico ufficiale e ad hoc da parte della Regione Siciliana, che ha comportato, probabilmente, anche la spesa di soldi pubblici, che della questione se ne occupasse, oggi, la Magistratura per verificare se sulla non realizzazione dello svincolo siano successivamente intervenuti fattori esterni o contrari, tendenti a favorire altri interessi. Mi è stato assicurato che, intanto, i 18 milioni di euro, in un primo tempo destinati allo svincolo di Mascali, non sono stati ancora destinati alla realizzazione di altre opere pubbliche in Italia, ed inoltre, rimanendo sulla “nostra” infrastruttura la valutazione, da parte dello stesso Cipe, di “opera strategica” per l’intero territorio jonico-etneo, si potrebbe ancora riottenere l’impegno di spesa. Secondo l’ing. Gregori se si riuscisse, in tempi brevi, a riproporre il progetto, il Comitato avrebbe il dovere di riconsiderare la destinazione finale delle somme. Chi dovrebbe seguire il nuovo iter? Se ciò, infatti, deve essere seguito da chi se ne è occupato prima, lo svincolo di Mascali è e continuerà a rimanere una chimera, se invece si riuscisse a formare un Comitato di rappresentanti di associazioni e movimenti seri, che pur esistono sul nostro territorio, si potrebbero formalmente avanzare delle precise richieste all’assessorato alle Infrastrutture della Regione Siciliana per far si che, seguendo passo dopo passo l’iter, si possa giungere ad un nuovo “via libera” per la realizzazione della strategica infrastruttura. Ciò sarebbe una vittoria per tutto il territorio e, soprattutto, una vittoria per i cittadini e le “organizzazioni” di Mascali che, così facendo, non avrebbero obblighi e non dovrebbero ringraziare nessuno, specialmente quei personaggi che, da oltre 20 anni, dicono di “spendersi” ed impegnarsi per Mascali, ed invece, dopo aver sistematicamente preso il bottino, scappano sempre a gambe levate».

Svincolo Mascali 2

Angela Di Francisca

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