Armi e droga a Bronte e Piedimonte Etneo: tre arresti -
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Armi e droga a Bronte e Piedimonte Etneo: tre arresti

Armi e droga a Bronte e Piedimonte Etneo: tre arresti

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Randazzo hanno operato un controllo diffuso del territorio, effettuando diversi blitz su alcuni degli obiettivi investigati nel corso delle ultime settimane. A conclusione di mirate attività d’indagine, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, coadiuvati da quelli delle Stazioni di Bronte e Piedimonte Etneo, in quei territori hanno effettuato diverse perquisizioni, rinvenendo armi e droga.

A Piedimonte Etneo, in casa di due fratelli, rispettivamente di 20 e 22 anni, hanno fatto irruzione in un garage adibito al confezionamento delle dosi, rinvenendo ben 65 grammi di marijuana e materiale utile al confezionamento, tra cui due bilancini, abilmente occultati. Al termine dei primi accertamenti sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, su conforme parere dell’Autorità Giudiziaria catanese che, non ritenendo di dover adottare misure cautelari ne ha disposto l’immediata liberazione: questo, ovviamente, non li salverà dall’affrontare un processo. Sempre in territorio pedemontano, i Carabinieri hanno eseguito un’altra perquisizione presso l’abitazione di un 31enne rinvenendo in questo caso 4 grammi di marijuana. Il giovane è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catania per detenzione di sostanze stupefacenti.

A Bronte, invece, i militari hanno scovato un piccolo deposito di fortuna di armi e munizioni, abilmente occultate all’interno dell’abitazione rurale, e relative pertinenze, di un 33enne, brontese. Complessivamente, hanno recuperato: 1 fucile a canne mozze, perfettamente funzionante, 1 pistola a salve priva del tappo rosso, 59 cartucce per fucile cal. 16, nr. 1 cartuccia cal. 32 nonché 1 bossolo di proiettile per artiglieria, oltre ad una cassetta militare per il trasporto del munizionamento. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro mentre il giovane è stato dichiarato in arresto per detenzione di arma alterata e clandestina oltreché di munizionamento da guerra.

Il fucile canne mozze sarà inviato al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici atti a stabilire se lo stesso è stato utilizzato in eventuali azioni criminose.

L’arrestato è stato associato al carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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