Lavoro nero nuovo “giro di vite” dei carabinieri Ispettorato del Lavoro -
Catania
18°

Lavoro nero nuovo “giro di vite” dei carabinieri Ispettorato del Lavoro

Lavoro nero nuovo “giro di vite” dei carabinieri  Ispettorato del Lavoro

I carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Catania, nell’ultima settimana hanno svolto dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero presso 1 centro scommesse, 1 cantiere edile e 2 attività commerciali, d’intesa con il dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro di Catania, Dott. Fausto Piazza, riscontrando in due di queste la presenza di 5 lavoratori privi di alcuna tutela assicurativa e previdenziale. Sono scattate pertanto le sospensioni amministrative delle attività poiché il cantiere edile ed un esercizio commerciale occupavano lavoratori “in nero” oltre la soglia del 20%. I datori di lavoro hanno poi regolarizzato la posizione delle maestranze, ottenendo quindi la revoca dei provvedimenti sospensivi.

Sono invece  3 le denunce dei titolari di ditte ai quali sono state contestate le seguenti violazioni:

Due per l’uso non autorizzato di impianti di videosorveglianza che “possono essere installate soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali, ovvero, in difetto di accordo, su autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro”. L’uso degli impianti audiovisivi è un diffuso strumento dei datori di lavoro per tenere alla larga i malintenzionati, ma anche un indebito espediente per controllare i propri dipendenti: questo collide con quanto stabilito dallo Statuto dei Lavoratori e da quanto previsto dal garante per la privacy che ne limita il campo di applicabilità;

Uno per aver omesso di redigere il progetto di calcolo di resistenza e stabilità del ponteggio in uso a cura di un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all’esercizio della professione. Questo documento è essenziale in quei ponteggi complessi perché certifica l’adeguata resistenza  in base alla dimensione e ai sovraccarichi.

Nell’ambito dei controlli sono state contestate sanzioni amministrative e ammende per complessivi euro 25.000 e recuperati contributi assistenziali ed assicurativi per circa 12.000 euro.

Il lavoro certosino dell’Arma nella Tutela del Lavoro, tende a mantenere stabili le garanzie per i lavoratori e gli standard di osservanza delle leggi in materia di lavoro: spesso è un’azione mal sopportata dagli imprenditori inosservanti non solo delle garanzie volte alla tutela del lavoratore, ma inosservanti di ogni minima regola tributaria e contributiva che ne fanno spesso degli evasori totali in danno di coloro che invece osservano e rispettano le leggi dello Stato e la libera concorrenza. L’Arma rimane un presidio al servizio dei cittadini e dello Stato e finalizza ogni propria azione al perseguimento di questi obiettivi.

L’attività ispettiva continuerà anche nei prossimi giorni, puntuale e incessante, e sono ovviamente in programma il cambio delle fasce orarie e la variazione degli obiettivi, al fine di garantire la massima equità in ogni settore produttivo.

Potrebbero interessarti anche