Mascali, un arresto per tentato omicidio a Nunziata -
Catania
19°

Mascali, un arresto per tentato omicidio a Nunziata

Mascali, un arresto per tentato omicidio a Nunziata

image

I carabinieri della Stazione di Mascali, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Radiomobiledella Compagnia di Giarre, hanno tratto in arresto un pregiudicato del posto, Francesco Sagona, 32enne, operaio manutentore della comunità alloggio per minori non accompagnati “Esperanza”, poiché ritenuto responsabile, insieme ad un altro dipendente della  struttura, al momento irreperibile e tutt’ora ricercato, di tentato omicidio, sequestro di persona e lesioni personali ai danni di un minore di origini nigeriane.

Erano da poco passate le 7 di mattina del 3 ottobre quando in un bar della frazione Nunziata di Mascali entra un giovanissimo ragazzo nigeriano, già conosciuto perché ospite da diversi giorni della comunità “Esperanza”, ubicata a pochi metri dal bar, che ferito chiedeva aiuto; immediatamente sul posto giungevano il Comandante della locale Stazione, le gazzelle del Radiomobile e personale del 118 che soccorreva il malcapitato trasportandolo al pronto soccorso dell’Ospedale di Giarre, dove gli sono state diagnosticate varie ferite lacero contuse.

Avviata immediatamente l’attività investigativa per comprendere le cause del ferimento,con la preziosa collaborazione degli assistenti sociali e dei mediatori culturali (anche perché il minore parlava solo il francese e un minimo d’inglese), la vittima riusciva a fornire agli investigatori i dettagli della notte di terrore appena trascorsa.

In particolare raccontava che era da poco passata la mezzanotte quando con uno stratagemma il Sagona l’aveva convinto a lasciare la comunità ed a salire a bordo della propria vettura “per parlare”; in realtà si dirigevano verso una zona isolata della frazione di Fondachello, dove ad attenderli c’era il complice. Lì il minore racconta di essere stato aggredito con un arma da taglio e di essere riuscito solo per miracolo a sfuggire ai due aguzzini.

I Carabinieri, durante l’esposizione dei fatti, riescono a comprendere anche il movente dell’assurdo ferimento, difatti sembra che a scatenare questo incomprensibile raid punitivo siano state  le lamentele espresse dal ragazzo in merito al ritardo nel rilascio del permesso di soggiorno da parte delle autorità.

Il racconto della vittima è confermato anche da altre testimonianze raccolte dai militari e dall’analisi del traffico telefonico del cellulare dell’arrestato.

L’uomo è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

 

 

Potrebbero interessarti anche