Il business illegale non sempre non si vede. A Catania 35 arresti LE FOTO ED I VIDEO -
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Il business illegale non sempre non si vede. A Catania 35 arresti LE FOTO ED I VIDEO

Il business illegale non sempre non si vede. A Catania 35 arresti LE FOTO ED I VIDEO

OPERAZIONE GHOST i volti

È stata denominata “ghost” per via dell’abilità mostrata del suo organizzatore, Orazio Benedetto Cocimano, per diverso tempo, a nascondersi, a non essere per nulla abitudinario, nemmeno nella casa che sceglieva per passare la notte, rendendosi quindi paragonabile ad un fantasma almeno fin quando non fu arrestato. Oggi, però, l’impatto con la dura realtà anche per buona parte della sua “squadra”. Infatti nella mattinata di oggi, mercoledì, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, personale della Squadra Mobile della Questura di Catania ha tratto in arresto ben 33 persone appartenenti alla sua organizzazione (​2 altri destinatari della misura restrittiva sono irreperibili; uno risulta scomparso dal settembre 2011 perché verosimilmente vittima di lupara bianca):

1. ALESSI Massimiliano(cl. 1981), inteso “’u spiddu”, pregiudicato, già detenuto;
2. BELVISO Francesco, (cl. 1970), inteso “Niki-Niki”, pregiudicato;
3. BONCALDO Giuseppe, (cl. 1972), inteso “Bicicletta”, pregiudicato;
4. BRACCIOLANO Salvatore, (cl. 1982), pregiudicato;
5. BRUNO Salvatore, (cl. 1978), inteso “Salvuccio”, pregiudicato;
6. CALTABIANO Giuseppe Valentino, (cl. 1991), inteso “Peppe ‘u biondu”, pregiudicato;
7. CATALANO Giovanni, (cl. 1981), pregiudicato;
8. CAVALLARO Ignazio, (cl. 1966), pregiudicato, già detenuto;
9. COCIMANO Giuseppe(cl. 1982), per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari ;
10. COCIMANO Orazio Benedetto, (cl. 1964), pregiudicato, già detenuto;
11. DIACCIOLI Marcel, (cl. 1983), pregiudicato;
12. FELICE Giuseppe, (cl. 1967), pregiudicato;
13. FICHERA Jonathan, (cl. 1990);
14. LA MATTINA Giovanna, (cl. 1960), pregiudicata;
15. LICCIARDELLO Davide Salvatore, (cl. 1977), pregiudicato;
16. LOMBARDO Rosario, (cl.1968), inteso “Saru ‘u rossu”, pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari;
17. MAMMANO Marianna, (cl.1955), per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
18. MANTELLO Orazio, (cl.1972), pregiudicato, già agli arresti domiciliari;
19. MARLETTA Antonino, (cl. 1982), pregiudicato, già detenuto;
20. MARLETTA Cesare Carmelo, (cl. 1972), pregiudicato;
21. MASCALI Antonino, (cl. 1979), pregiudicato;
22. MIGLIORINO Carmelo(cl.1992), inteso “Tony”, pregiudicato;
23. MOTTA Carmelo, (cl.1988), per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
24. MUSMECI Alessandro Antonio, (cl. 1972), per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
25. MUSMECI Antonio Carmelo Alfio, (cl.1942), per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
26. NIZZA Daniele, (cl. 1977), pregiudicato, già detenuto per altra causa;
27. PAPALE Salvatore Ottavio, (cl.1972), pregiudicato, già detenuto per altra causa;
28. SANTONOCITO Raimondo, (cl. 1973), pregiudicato;
29. SCALETTAGiuseppe, (cl. 1966), pregiudicato;
30. SCAVONE Salvatore, (cl. 1985), pregiudicato;
31. SCHILLACI Lorenzo Michele, (cl.1968), pregiudicato;
32. SCUDERI Francesco, (cl. 1987), pregiudicato;
33. VITALE Andrea, (cl. 1980), pregiudicato.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (organizzazione Santapaola-Ercolano) associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, reati in materia di armi ed intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di cui all’art. 7 della Legge 203/91.

La misura cautelare compendia gli esiti di indagini tecniche, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotte dalla Sezione Criminalità Organizzata nell’arco temporale 2009 – 2011, proseguite successivamente con mirate attività di riscontro (tra cui l’escussione testimoniale di vittime di estorsione) ed accertamenti patrimoniali, che, corroborate dalle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno permesso di individuare in Cocimano Orazio Benedetto Cocimano il reggente “militare” della famiglia all’epoca dei fatti, nonché il detentore della “cassa degli stipendi” della stessa organizzazione mafiosa.
Invero, emergeva che alla fine del 2009 Orazio Benedetto Cocimano, personaggio storicamente inserito nella famiglia Santapaola-Ercolano raggiungeva il vertice operativo dell’organizzazione e nel medesimo periodo si rilevava l’ascesa del gruppo dei fratelli Nizza, che costituiva il braccio operativo del citato clan cui era demandata la gestione dell’illecito traffico di stupefacenti, contrapponendosi nella gestione delle “piazze di spaccio” all’avversa e agguerrita cosca dei Cappello-Bonaccorsi.
Le indagini, che hanno avuto inizio con il monitoraggio del gruppo della “Civita”, storica roccaforte dell’organizzazione già capeggiata da Carmelo Puglisi, hanno evidenziato che gli accoliti della cosca, in primo luogo il citato Orazio Benedetto Cocimano, Orazio Magrì e Daniele Nizza erano soliti riunirsi in piazza Cutelli – via Porta di Ferro.

Le attività di captazione facevano emergere che la cosca proseguiva nelle attività di taglieggiamento di imprenditori e commercianti evidenziandosi, in tale contesto, le figure di Massimiliano Alessi e Ignazio Cavallaro, entrambi affiliati al gruppo della “Civita”, quali esattori che, in data 30 giugno 2010, a seguito delle risultanze dei servizi tecnici, venivano tratti in arresto in flagranza per il reato di estorsione continuata ed aggravata ai danni del titolare di un distributore di carburanti ubicato nel rione di Nesima costretto al pagamento della somma mensile di 200,00 euro.
Inoltre, il 5 dicembre 2011 veniva tratto in arresto proprio Orazio Benedetto Cocimano, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in pari data dal G.I.P. del Tribunale di Catania, per estorsione continuata ed aggravata. Tale provvedimento restrittivo traeva origine dagli esiti di uno stralcio dell’indagine in argomento che aveva consentito di acquisire univoci e concordanti elementi di reità a carico del predetto, il quale aveva costretto il titolare di un’impresa edile del capoluogo al pagamento, sin dal 2009, di somme di denaro di importo variabile tra 2.000,00 ed i 5.000,00 euro.
A carico di Cocimano emergeva in maniera inequivocabile l’inserimento nel tessuto economico attraverso l’intestazione fittizia a prestanome della titolarità di quote di due società del settore edile, la “P.M.L. Costruzioni s.r.l.” e la “AL.CO. Costruzioni s.r.l.”, entrambi aventi sede legale a Catania, intestate a Antonio Carmelo Alfio Musmeci e Alessandro Antonio Musmeci che ne risultavano gli intestatari.

Nell’ambito delle indagini è stata riscontrata l’esistenza di un’organizzazione criminale diretta ed organizzata da Daniele Nizza e Rosario Lombardo che, avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche dell’associazione mafiosa Santapaola-Ercolano ed al fine di agevolarla, era dedita al traffico e spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed hashish. In particolare, è stato ampiamente individuato e documentato lo spaccio di stupefacenti in alcune “piazze” ricadenti nei quartieri di San Cristoforo (di cui una nel quadrilatero compreso tra le vie Villa Scabrosa – Stella Polare – Playa – Del Principe e l’altra in via Alogna) e Villaggio Sant’Agata (via Zia Lisa), il cui controllo era demandato al citato Rosario Lombardo il quale veniva collaborato da Giuseppe Boncaldo e Davide Salvatore Licciardello.
In un’ottica quasi “aziendale”, l’avvio quotidiano dell’attività di spaccio delle piazze era preceduto da un briefing pomeridiano tenuto da Rosario Lombardo con pusher e vedette; fatto il punto della situazione, alle 20,00 circa le “piazze” venivano aperte e l’illecito smercio aveva inizio.
Seguendo una strategia “manageriale”, Lombardo disponeva che lo stoccaggio dello stupefacente avvenisse in zone lontane dalle “piazze” proprio per evitare grossi sequestri con conseguenziali perdite per l’organizzazione.
Nel corso delle indagini sono stati effettuati diversi arresti e sequestri di stupefacente ed individuati i centri di stoccaggio in due diverse abitazioni ubicate una in via Osservatorio e l’altra in via Fossa della Creta.
In data 17 dicembre 2010, a seguito di mirato servizio di osservazione, venivano effettuate perquisizioni all’interno dei due appartamenti: nell’abitazione di via Osservatorio venivano rinvenuti e sequestrati due panetti di cocaina del peso di kg.1 cadauno, nr. 10 ovuli da gr. 10 cadauno di cocaina (per un totale di gr.100), 900 grammi di marijuana, nr. 1 mitraglietta Skorpion con matricola abrasa con caricatore e nr. 30 cartucce cal. 7,65 oltre a materiale per il confezionamento della droga e veniva tratto in arresto Antonino Marletta mentre nell’abitazione di via Fossa della Creta, di pertinenza di Giovanna La Mattina, madre del Marletta, venivano rinvenuti e sequestrati ulteriori gr. 500 circa di marijuana.

Nel medesimo provvedimento è stato disposto il sequestro preventivo di due società operanti nel settore edile – riconducibili a Orazio Benedetto Cocimano – segnatamente la “P.M.L. Costruzioni s.r.l.” e la “AL.CO. Costruzioni s.r.l.”, entrambi aventi sede legale a Catania, nonché dei relativi complessi aziendali. Per 5 destinatari della misura restrittiva il G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari.
Nel corso delle perquisizioni eseguite a corollario dell’esecuzione della misura restrittiva, presso l’abitazione di Giovanna La Mattina ubicata in questa via Fossa Della Creta sono stati rinvenuti e sequestrati kg.1,300 di marijuana.

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