«Giù le mani dall’ospedale di Taormina!» -
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«Giù le mani dall’ospedale di Taormina!»

«Giù le mani dall’ospedale di Taormina!»

Un appello che il politico e sindacalista Giuseppe Russo ha rivolto al Governatore Crocetta ed all’assessore alla Salute Borsellino, intenzionati a chiudere diversi reparti del nosocomio di contrada Sirina

I governanti italiani annunciano continuamente “interventi concreti” atti a risolvere i problemi della popolazione da essi amministrata. Ma sta di fatto che, ormai da alcuni anni a questa parte, l’unica “concretezza” si vede solo ed esclusivamente nell’adozione di provvedimenti che “concretamente” accrescono i disagi per il cittadino. Trattasi di “manovre” che, a detta dei loro ideatori, dovrebbero portare ad una riduzione della spesa pubblica; ma il risultato è che finiscono con l’incidere negativamente sui portafogli dei privati, visto che sopprimendo (alla faccia del decentramento!…) questo o quel servizio in loco, chi vuol far valere, ad esempio, i propri diritti non troverà più la sezione staccata del Tribunale a pochi chilometri da casa, ma dovrà dirigersi alla volta delle lontane città capoluogo affrontando notevoli spese di viaggio e perdite di tempo. Lo stesso dicasi per i servizi sanitari che, sempre in nome del “Dio Risparmio”, dei “patti di stabilità” e della “spending review”, starebbero per essere ridimensionati anche nel comprensorio di Taormina (che, tornando all’esempio di prima, è stato recentemente “scippato” del proprio Tribunale).

In pratica, nell’ottica della spietata logica del risparmio e della razionalizzazione, la Regione Siciliana sarebbe in procinto di accorpare (ossia chiudere) diversi reparti dell’ospedale taorminese “San Vincenzo – Sirina”. Tale “inquietante” prospettiva ha messo in allarme il sindacalista e politico di Giardini Naxos (anche se originario del Comune alcantariano di Graniti) Giuseppe Russo il quale, nella sua veste di presidente dell’associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo”, ha preso carta e penna per inviare al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ed all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, un’apposita missiva al riguardo.

«L’Ospedale “S. Vincenzo” di Taormina – scrive Giuseppe Russo – oltre ad essere punto di riferimento sanitario per ben duecentomila persone residenti nei numerosi Comuni ricadenti tra le province di Messina e Catania, insiste in un comprensorio turistico di livello internazionale che, soprattutto nel periodo estivo, ospita utenti di tutte le parti del mondo; tale struttura, pertanto, rappresenta anch’essa, insieme all’offerta turistica, una cartina al tornasole importante delle nostre capacità di accoglienza e di civiltà. Eppure tale ospedale è stato realizzato in una zona strutturalmente inadeguata (carente di parcheggi e strade d’accesso) per il miglioramento della quale le varie autorità si sono in questi anni prodigate a promettere interventi e potenziamenti, salvo poi, come apprendiamo da recenti notizie di stampa, predisporre l’“intervento concreto” della… soppressione, nel nosocomio in questione, di diversi servizi essenziali. Sarebbe, invece, opportuno che i risparmi e le razionalizzazioni andassero ricercati altrove, e non in ciò che serve a garantire la soddisfazione dei diritti fondamentali del cittadino: la gestione “trasparente ed oculata” deve innanzi tutto passare dall’eliminazione dei veri sprechi, a cominciare dalla riduzione del numero dei parlamentari e dei rispettivi portaborse e dall’eliminazione di quegli “stipendifici” che sono le Regioni. E tutti coloro che sperperano denaro pubblico (parlamentari, assessori, funzionari di partito, ecc.) non vanno semplicemente arrestati (per poi, magari, essere scarcerati…), ma occorre anche procedere alla più utile confisca dei loro beni, altrimenti il popolo italiano continuerà ad essere privato di quei soldi sperperati e che, invece, si sarebbero dovuti impiegare in servizi ed interventi utili alla collettività. Per quanto sin qui considerato, oltre che nella sensibilità del Governatore e del suo assessore alla Salute, confido anche in un impegno serio ed efficace dei sindaci del territorio direttamente interessato ed, in particolare, di quelli di Taormina, Giardini Naxos e Castelmola».

Rodolfo Amodeo         

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