Giarre, appalto per il micro asilo nido di Macchia: la GdF al Comune chiede le carte -
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Giarre, appalto per il micro asilo nido di Macchia: la GdF al Comune chiede le carte

Giarre, appalto per il micro asilo nido di Macchia: la GdF al Comune chiede le carte

Militari della Guardia di finanza stamattina si sono recati al Municipio di Giarre per chiedere informazioni sull’appalto relativo al micro asilo di via Russo a Macchia.

L’incontro si è svolto nell’ufficio della Segretaria generale dell’Ente Rossana Manno, alla presenza della dirigente tecnica ing. Pina Leonardi e del funzionario dell’Utc, geom. Nello D’Anna.

Secondo notizie confermate in ambienti istituzionali le Fiamme gialle avrebbero richiesto tutta la documentazione relativa all’appalto. I lavori del micro asilo si sono conclusi nei mesi scorsi.

La struttura di via Russo è stata “rivitalizzata” dopo lunghi anni di oblio (i locali interni compresi i vecchi arredi esistenti erano stati pesantemente vandalizzati, essendo priva di vigilanza) grazie ad una opportunità progettuale offerta dai Pac (piano di azione e coesione) sostenuta da un finanziamento di circa 200 mila euro, di cui 97 mila euro provenienti dai fondi ministeriali del Pac (e ulteriori 102 mila euro, quale cofinanziamento del Comune di Giarre.

La visita a sorpresa della Guardia di finanza al Comune coincide con la pubblicazione, sulla stampa, di un esposto alla Procura di Catania presentato dall’ex dirigente tecnico arch. Nuccio Russo con il quale chiama in causa l’appalto per la ristrutturazione dell’ex asilo nido comunale di Macchia, evidenziando che “in data 7 luglio 2016 era stata inviata una nota alla Procura, mediante la quale si segnalavano presunte anomalie nell’espletamento della gara d’appalto per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria. Nonostante la segnalazione, i lavori sono stati completati e consegnati al Comune dalla ditta”.

Nell’esposto si chiedeva di “conoscere gli esiti delle valutazioni circa la sussistenza di eventuali ipotesi delittuose, quali turbativa d’asta, abuso d’ufficio, condotte dagli uffici competenti”.

La dirigente dell’Area tecnica ing. Pina Leonardi, interpellata sulla vicenda, non ha inteso rilasciare alcuna dichiarazione astenendosi da una replica.

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