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Francavilla: chi fermerà la musica?

Francavilla: chi fermerà la musica?

Sospensione forzata delle attività per il locale corpo bandistico “Vincenzo Bellini”, rimasto “orfano” del maestro Alessandro Sapienza, che ha lasciato la direzione della gloriosa ensemble. Cercasi, dunque, una nuova “bacchetta” e, possibilmente, anche una nuova sala-prove, in quanto quella utilizzata sino ad oggi verserebbe in precarie condizioni igienico-sanitarie

La comunità di Francavilla di Sicilia rischia di perdere l’ennesimo “fiore all’occhiello” tramandato dal suo glorioso passato. Stavolta non si tratta di un pubblico ufficio (come la pretura, il giudice di pace ed altri importanti servizi soppressi negli ultimi anni), bensì di una consolidata tradizione che affonda le proprie radici nel lontano Ottocento, stando almeno a quanto riferito dal recentemente scomparso musicante e compositore Leonardo Galati in una sua pregevole pubblicazione dedicata alla lunga storia del Corpo Bandistico “Vincenzo Bellini” di Francavilla di Sicilia. A rischio è, infatti, la sopravvivenza di quest’ultimo in quanto, ormai da un paio di mesi, la storica formazione è rimasta “orfana” del suo maestro, Alessandro Sapienza, noto direttore di bande musicali proveniente dalla provincia di Catania.

La prima a farne le spese è stata la scuola musicale annessa alla “Vincenzo Bellini”, visto che non c’è più chi impartisce le lezioni che consentono ai giovani allievi di poter conseguire lo “status” di musicante.

Ma a parte l’aspetto didattico-formativo, adesso, entrando nel vivo della bella stagione tradizionalmente pullulante di feste paesane e patronali, la banda musicale di Francavilla, ritrovandosi senza “bacchetta”, sarà impossibilitata ad esibirsi sia nel Comune dell’Alcantara (in particolare in occasione dei festeggiamenti di fine agosto in onore del santo protettore Euplio) e sia nei tanti altri centri viciniori che erano soliti avvalersi delle sue prestazioni, grazie anche ai rapporti “diplomatici” abilmente intessuti in questi anni con pubblici amministratori e comitati organizzatori dall’insegnante in pensione Salvatore Puglisi, presidente dell’associazione musicale “Vincenzo Bellini” che gestisce l’omonimo complesso bandistico francavillese.

Ma quali sarebbero i reali motivi di questo inatteso stop dopo oltre un secolo e mezzo di pressoché ininterrotta attività? A detta di qualche beninformato, ad indurre il maestro Sapienza a scendere dal podio di Francavilla sarebbero stati motivi economici, ossia la mancata corresponsione di quanto originariamente pattuito per le sue prestazioni. Ma c’è anche chi da tempo denuncia le carenti condizioni igienico-sanitarie in cui verserebbe il vetusto immobile comunale di Via Liguria (una ex casa popolare dei tempi del Fascio) dove, sin dalla fine degli Anni Settanta, i musicanti e gli allievi della “Bellini” attendono alle prove ed alle lezioni.

L’incresciosa vicenda è stata oggetto di dibattiti e polemiche anche sui social network, dove qualcuno si è spinto ad indicare colui che, in questa delicata fase, potrebbe assolvere al ruolo di “salvatore della patria”. Intanto, è uno che “salvatore” lo è di nome in quanto ci riferiamo a Salvatore Di Franco, diplomato in Tromba e Trombone ed in possesso di attestato di Strumentazione per Banda, il quale a detta di molti francavillesi avrebbe tutti i titoli e le capacità per prendere il posto del dimissionario maestro Alessandro Sapienza.

Il maestro Di Franco, che è anche iscritto alla Siae avendo all’attivo delle composizioni musicali inedite, è parecchio conosciuto e stimato negli ambienti bandistici siciliani trattandosi di uno dei “tromboni” più richiesti di tutta l’isola. Ed ha già maturato l’impegnativa esperienza di direttore di un’ensemble musicale in diverse edizioni del “Festival dei Bimbi” di Francavilla, di cui ha guidato la mini orchestra che accompagnava i giovanissimi concorrenti, senz’altro molto più problematici da “inquadrare” rispetto ai cantanti adulti e professionisti.

Salvatore Di Franco, peraltro, è figlio e fratello d’arte in quanto tutti i suoi familiari si sono musicalmente formati ed hanno militato, così come anche lui negli anni giovanili, proprio nel corpo bandistico “V. Bellini” di Francavilla, che il padre Nicola, alla fine degli Anni Settanta, si prese la briga, insieme ad altri nostrani cultori delle sette note, di rifondare dopo un’interruzione di qualche decennio.

La “vivace” banda musicale della cittadina dell’Alcantara vanta da sempre, comunque, un’interessante ed a volte simpatica aneddotica. A parte il vecchio motto popolare in base al quale “se a Francavilla si piantano lattughe, poi nascono musicanti” (a sottolineare la quasi innata predisposizione dei suoi abitanti all’arte di Euterpe), sono da menzionare l’ambizione dei suoi componenti a rivestire ruoli di spicco, come quello di capobanda o di “primo strumento” (ciò, purtroppo, indusse anche qualcuno a togliersi addirittura la vita perché profondamente amareggiato dal non essere riuscito ad approdare ad una nomina di questo tipo), e quella curiosa “guerra tra bande”, scoppiata a metà Anni Novanta, che portò alla coesistenza (non tanto pacifica…) in paese di due corpi bandistici, ossia l’originario “Vincenzo Bellini” e quello costituito da un nutrito gruppo di musicanti “ribelli” cui venne data la denominazione di “Banda Valle Alcantara”.

C’è però da dire che, negli ultimi anni, la gloriosa banda musicale di Francavilla di Sicilia ha perso sempre più la propria identità in quanto formata in netta prevalenza da musicanti provenienti da altri Comuni (tra cui parecchi al seguito dell’ormai ex maestro Sapienza). Questo perché oggi la maggior parte dei giovani del luogo attratti dal fascino delle sette note preferiscono approcciarsi alla musica seguendo percorsi artistici diversi, ed in particolare attraverso la militanza in moderne formazioni pop e rock. E, nel frattempo, i musicanti francavillesi della vecchia guardia sono usciti di scena per motivi naturali (vecchiaia e decessi).

Chissà che la “crisi” esplosa in queste settimane in seno all’associazione “Bellini” a seguito dell’abbandono del maestro Sapienza, non possa offrire utili spunti di riflessione per gettare le basi di un futuro migliore e, magari, rinverdire i fasti dei decenni d’oro della “leggendaria” banda musicale di Francavilla.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il corpo bandistico “V. Bellini” di Francavilla di Sicilia nella formazione degli Anni Ottanta ed, in sovrimpressione, il potenziale nuovo maestro Salvatore Di Franco

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