Catania, il MUA chiede al rettore un'aula autogestita per le assemblee studentesche -
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Catania, il MUA chiede al rettore un’aula autogestita per le assemblee studentesche

Catania, il MUA chiede al rettore un’aula autogestita per le assemblee studentesche

Il vigilantes all’ingresso dell’ex convento dei  Benedettini aveva tentato di bloccare l’ingresso delle studentesse e degli studenti del MUA – Movimento Universitario Autorganizzato, per impedire l’installazione nel cortile di un banchetto per raccolta firme “perchè non è autorizzato”.

“Il fatto – commenta il MUA – che gli studenti non possano volantinare o raccogliere firme nella propria università, senza il permesso di un ipotetico ufficio, che non si sa mai bene quale sia. Ci sembra ridicolo e ancora più ridicola ci sembra la pretesa di altre richieste quando dall’anno scorso otteniamo dall’ateneo solo silenzi e risposte balbettanti. Chiaramente noi da qui non andiamo via, gli studenti che dal basso si organizzano, senza partiti o associazioni alle spalle, fanno paura, se l’università​ vorrà denunciarci perché come studenti montiamo un tavolo di un metro quadro nel cortile del nostro plesso, che lo faccia pure. Noi non accettiamo i ricatti”.

Il MUA sta raccogliendo le firme per chiedere al rettore l’utilizzo, in autogestione, di un’aula per le assemblee degli studenti: “Come denunciamo da tempo – dichiarano quelli del MUA – se non appartieni a una delle tante associazioni universitarie, anche ottenere un’aula per un’assemblea tra studenti è un’impresa titanica… Figuratevi cosa significa chiedere un’aula autogestita. Ad oggi, infatti, non è ancora arrivata nessuna risposta rispetto alla nostra richiesta di ottenere un’aula del monastero dei benedettini mercoledì 25 ottobre per svolgere l’assemblea indetta da noi e aperta a tutti gli studenti del nostro ateneo a proposito di spazi inutilizzati nella nostra università, ma soprattutto per discutere tutti insieme cosa fare di questo futuro spazio, quindi proporre ciò che abbiamo pensato, dare la possibilità a tutti di fare delle proposte, discutere insieme e organizzarci affinché tutto funzioni al meglio. Chiaramente non resteremo ad aspettare senza far nulla, l’assemblea deve essere fatta e oggi stesso solleciteremo nuovamente l’ufficio competente e lo faremo ogni giorno finché non avremo una risposta ”.

Oggi, venerdì, si conclude la raccolta delle firme: “Continueremo – afferma il MUA –  in queste ore a cercare una risposta valida alla nostra richiesta e a raccogliere le firme delle studentesse e degli studenti per inviarle domani  stesso (ultimo giorno dei nostri banchetti) al rettore; nel frattempo, passo dopo passo, capiremo come continuare a far pressione sull’ateneo e far smuovere qualcosa, aggiornando continuamente attraverso i nostri canali virtuali e la nostra presenza nei vari dipartimenti. Una cosa è certa, da un’università che ci mette continuamente sottopressione con scadenze rigorose e improrogabili, così impaziente quando si tratta dei nostri doveri, pretendiamo almeno la stessa attenzione nel rispetto dei suoi di doveri, perché noi saremo altrettanto impazienti”.

Orazio Vasta

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