La “Capitale Italiana della Cultura” accoglie i sette Comuni dell’Etna Nord -
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La “Capitale Italiana della Cultura” accoglie i sette Comuni dell’Etna Nord

La “Capitale Italiana della Cultura” accoglie i sette Comuni dell’Etna Nord

Siglato ieri nel capoluogo siciliano, meritatosi la prestigiosa qualifica per l’anno 2018, un importante protocollo d’intesa tra il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, ed i suoi colleghi di Linguaglossa, Castiglione, Piedimonte, Randazzo, Bronte, Maletto e Fiumefreddo

Gli amministratori dei sette Comuni che lo scorso 20 ottobre firmarono un protocollo d’intesa finalizzato a valorizzare e promuovere turisticamente il versante nord dell’Etna, si sono ritrovati ieri a Palermo nella prestigiosa sede di Palazzo delle Aquile, dove sono stati ricevuti dal sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando.

Motivo dell’incontro la sottoscrizione di un ulteriore protocollo d’intesa, stavolta con la città designata “Capitale Italiana della Cultura” per l’anno 2018.

Per le municipalità di Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Piedimonte Etneo, Randazzo, Bronte, Maletto e Fiumefreddo di Sicilia si aprono dunque importanti prospettive, ed in particolare sul fronte del turismo culturale.

Per il primo cittadino linguaglossese Salvatore Puglisi «quella di ieri a Palermo è stata una giornata storica per il comprensorio dell’Etna Nord. Proseguiamo dunque nel solco tracciato dal protocollo del 20 ottobre 2017 nell’intento di favorire insieme lo sviluppo dei nostri sette Comuni sia in chiave turistica che culturale».

«Inserirsi nell’ambito degli eventi legati a Palermo in quanto “Capitale Italiana della Cultura” – aggiunge Antonio Camarda, sindaco di Castiglione di Sicilia – è un’opportunità straordinaria. Già dal prossimo 30 giugno effettueremo nel capoluogo siciliano la prima attività di promozione dei nostri Comuni».

E con riferimento alla cultura, i Comuni del versante nord dell’Etna hanno parecchio da offrire. Basti pensare alla rete dei musei (il museo di scultura all’aperto al Castello Nelson di Bronte, il museo di Linguaglossa intitolato all’insigne concittadino scultore Francesco Messina, il museo civico “Salvo Nibali” a Maletto e quello dell’Opera dei Pupi a Randazzo) ed ai tanti intellettuali ed artisti espressi, sia nel passato che nel presente, dal territorio in questione.

Palermo e l’Etna Nord si apprestano quindi ad intraprendere un rapporto sinergico che vedrà camminare insieme i due contrapposti versanti della nostra isola in un percorso di condivisione e scambio che consentirà ai due “partner” di trarre reciproci benefici. Si prevedono, ad esempio, visite delle scolaresche etnee nel capoluogo e, viceversa, gite d’istruzione degli studenti palermitani nei sette Comuni pedemontani.

«Con la città arabo-normanna – sottolinea al riguardo l’assessore alla Cultura del Comune di Linguaglossa, Andrea Giuseppe Cerra – si apre una virtuosa stagione di confronto, che ci consentirà di far tesoro delle buone pratiche adottate dal capoluogo siciliano sul fronte della promozione culturale e turistica».

Sicuramente una bella “rivincita” per il versante nord del Vulcano che, com’è noto, avverte da sempre, per tutta una serie di motivi, una sorta di “senso di inferiorità” rispetto al contrapposto versante sud.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: sindaci ed amministratori dei Comuni del versante nord dell’Etna a Palazzo delle Aquile con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando

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