Grazie al virtuoso circuito tra cittadinanza e istituzioni l’onorevole Giovanni Burtone, insieme ad altre deputate e altri deputati, ha presentato all’Assemblea Regionale il disegno di legge “Norme per il potenziamento dei Consultori familiari”. 

Il disegno di legge ha un percorso avviato sul nostro territorio, a Giarre. Da qualche anno il Coordinamento delle Donne della zona ionico-etnea ha messo in atto, infatti, delle azioni di pressione per porre fine al depotenziamento in atto dei servizi socio-sanitari consultoriali. Da qui l’invito all’on. Giovanni Burtone per un incontro con le donne giarresi.

La discussione nel primo incontro, alla presenza anche di altre associazioni del territorio, è stata incentrata sulla storia e sulle motivazioni che negli anni settanta hanno indotto le donne a rivendicare tali strutture, le cui funzioni oggi, appunto, sono state in parte stravolte tralasciando quella  sociale finalizzata alle azioni di prevenzione e di sostegno per vari soggettivi disagi delle persone.

In quella sede il Coordinamento delle Donne ha lanciato una raccolta di firme per un appello sul potenziamento delle strutture, mente l’on. Burtone si è impegnato a fare uno studio approfondito sullo stato attuale delle strutture.

Nel maggio del 2024 un ulteriore incontro, durante il quale le associazioni hanno consegnato al rappresentante regionale le firme raccolte ed un documento sui Consultori firmato dalle seguenti associazioni: Coordinamento delle Donne zona ionica- Ass. Articolo 1-  Ass. L’Agorà – Cinecircolo L’Agorà- Fidapa Giarre-Riposto – Fidapa Porto dell’Etna e Società Giarrese di Storia Patria e Cultura.

In questi giorni l’on. Burtone ha comunicato la presentazione del citato disegno di legge, molto articolato nella parte propedeutica in cui viene illustrato il  lungo percorso della legge del 1978 sui consultori. Percorso “sviluppatosi  sulla spinta del movimento di liberazione della donna che ha posto all’attenzione dell‘opinione  pubblica e della scienza ufficiale l’importanza di un punto di vista di genere nelle politiche sanitarie”.

Ed ancora il disegno di legge rimarca che i consultori operano in due ambiti diversi ma connessi: quello sociale e quello sanitario. Si riscontra altresì, sempre nella stessa parte illustrativa del disegno di legge, che ai consultori  nei decenni è stata attribuita l’erogazione di  nuovi servizi, a fronte, però, di un depotenziamento del personale, delle attrezzature e della stessa formazione del personale.

Proprio all’art. 3, Dotazione organica, del disegno di legge si prevedono nuove figure che rispecchiano le nuove attuali esigenze sociali: un mediatore linguistico-culturale, un consulente legale, un educatore professionale con funzioni socio-sanitarie. L’arricchimento del personale dovrebbe essere in grado di soddisfare i livelli essenziali di assistenza previsti dall’art. 24 del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri  del 12 gennaio del  2017. La stessa proposta di legge prende atto, anche, delle complessità delle soggettività, infatti sono da garantire, oltre quelli delle donne anche i diritti delle persone LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, intersessuali, asessuali).

Le riforme e i miglioramenti  dei servizi, infine, non si attuano senza le necessarie risorse, il disegno di legge prevede un  apposito capitolo di spesa per i consultori, tale da definire annualmente, specificamente, nei vari bilanci di previsione la spesa investita sulle strutture ed è prevista una somma di 50 milioni di euro.

Il Coordinamento delle Donne della zona ionico-etnea ringrazia l’on.G iovanni Burtone, che è anche sindaco del comune di Militello, per avere tradotto le istanze della cittadinanza in una proposta di legge e per essere stato presente sul territorio di Giarre e Riposto.