La saga della poltrona all'Ars: decaduto Davide Vasta, Primavera presenta ricorso contro Giuffrida -
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La saga della poltrona all’Ars: decaduto Davide Vasta, Primavera presenta ricorso contro Giuffrida

La saga della poltrona all’Ars: decaduto Davide Vasta, Primavera presenta ricorso contro Giuffrida

Nel febbraio scorso la Corte d’Appello di Palermo ha rigettato il ricorso dell’esponente di Sud chiama Nord, Davide Vasta ritenendo sussistente la causa di ineleggibilità sollevata dal primo dei non eletti, Salvatore Giuffrida, che ha già preso il suo posto all’Ars.

Santo Primavera

Analogo ricorso contro Vasta è stato presentato dal secondo dei non eletti, avv. Santo Primavera che adesso rilancia puntando sullo scranno di Giuffrida che, secondo la contestazione mossa dai legali di Primavera, non avrebbe rispettato le disposizioni sulla rimozione delle cause ostative alla candidatura non sospendendosi dai rispettivi ruoli e uffici di vantaggio e quindi violando e alterando la corretta competizione elettorale per le elezioni regionali.

“Il verdetto della Corte di Appello di Palermo, a seguito di mio ricorso presentato al Tribunale nell’ottobre 2022 per le ragioni di ineleggibilità di Davide Vasta e del primo dei non eletti Salvatore Giuffrida – osserva in una nota Primavera –  ha già statuito la decadenza con effetto immediato dalla carica di deputato regionale di Davide Vasta condannandolo a pagare pure le spese, e la surrogazione consequenziale del Giuffrida solo perché dal punto di vista procedurale al momento della presentazione della mia azione giudiziaria quest’ultimo non era ancora eletto.

Il Giuffrida si è già insediato da giorni all’Ars e pertanto, essendo già stato eletto giudizialmente, ogni interessato/elettore è legittimato ad esperire azione anche popolare per conclamare lo stato di chiara ineleggibilità del surrogato.

Coerentemente a quanto sostenuto già in sede giudiziaria ad ottobre 2022, ho presentato, per il tramite del mio legale Andrea Nunzio Russo, azione legale per dichiarare lo stato di ineleggibilità del Giuffrida e ottenere quindi riconosciuta, finalmente, la mia piena legittimità elettorale a rivestire la carica di deputato regionale in rappresentanza di migliaia di cittadini che mi hanno votato dandomi fiducia.

L’on. Salvatore Giuffrida, dirigente regionale in quel tempo nel comprensorio del voto con posizione apicale fra l’altro di diretta collaborazione e assistenza al Presidente della regione e agli assessori regionali, non ha rispettato i termini perentori previsti dalla legge per porsi in aspettativa, ha utilizzato un atto di aspettativa fuori termine, riaprendo illegittimamente gli stessi, nullo anche in diritto perché mai autorizzato dal suo datore di lavoro e concesso fra l’altro per cause diverse rispetto al previsto dalla legge. Il Presidente del Tribunale di Palermo ha già fissato l’udienza per il prossimo 24 maggio e pertanto ho già proceduto con le notifiche di rito. Chiaramente ogni ineleggibile risponderà anche dei danni arrecati nel ricoprire illegittimamente il ruolo di deputato regionale”.

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