Al giro di boa del campionato di serie C maschile di pallavolo si tirano le somme per la formazione I Siciliani Giarre New Image. Il sestetto allenato da coach Davide Calcabotta ha chiuso il girone di andata al secondo posto con 20 punti, sette vittorie e una sola sconfitta giunta contro la capolista Pozzallo distante quattro lunghezze, sfoderando ottime prestazioni e candidandosi anche al salto di categoria attraverso gli spareggi. I gialloblu, inoltre, domenica affronteranno le altre prime classificate tra i due gironi siciliani di serie C (Pozzallo appunto, Trinisi Pace del Mela e Don Orione Capacense) nella Final Four di Coppa Sicilia. A Nizza di Sicilia i giarresi affronteranno Trinisi mentre a Santa Teresa di Riva Pozzallo se la vedrà con Don Orione Capacense. Le vincenti delle due semifinali si incontreranno per la finalissima della competizione in serata sempre a Santa Teresa di Riva. Giarre ha già alzato la Coppa Sicilia nel 2010 quando bissò anche la promozione in serie B con Davide Calcabotta e Dario Bellitto artefici di quella straordinaria annata.

“Resta un rammarico – commenta il Presidente Sorbello – quello di non aver avuto l’onore di poter disputare nella nostra città la Final Four di Coppa Sicilia poiché avrebbe avuto per l’intera città e il movimento sportivo una rilevanza notevole in termini di immagine. Purtroppo le condizioni del Pala Cannavò, ad una settimana dall’evento, ci hanno fatto alzare bandiera bianca. Resto consapevole che l’amministrazione, in un momento di difficoltà per le casse comunali, sta facendo di tutto per risolvere la situazione. Tra l’altro sono già stati eseguiti i primi lavori e i tempi chiaramente sono dettati da burocrazie per il reperimento dei fondi. Confido nell’amministrazione per trovare la soluzione giusta per un nuovo impianto sportivo nella nostra città che risolverebbe le problematiche delle diverse società sportive giarresi come già accennato al sindaco Cantarella e all’assessore allo sport Cavallaro, entrambi favorevoli alla problematica”.

Alessandro Famà