Giarre, il nuovo corso dell'ospedale non convince. Il Comitato civico: "troppi disservizi" -
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Giarre, il nuovo corso dell’ospedale non convince. Il Comitato civico: “troppi disservizi”

Giarre, il nuovo corso dell’ospedale non convince. Il Comitato civico: “troppi disservizi”

“Sono state azzerate le agende degli ambulatori ospedalieri – lo stesso centro unico di prenotazione CUP non ha tra le sedi disponibili gli ambulatori dell’ospedale di Giarre – quindi, una ulteriore conferma di ciò che abbiamo comunicato nei giorni scorsi e che è stato pure oggetto del nostro esposto alla procura della Repubblica”. E’ il nuovo atto di accusa del Comitato civico Rivogliamo l’ospedale che lancia una nuova sfida aperta all’Asp.

“Già dallo scorso agosto – si legge in una nota – avevamo avuto segnalazioni in merito alla riduzione dei servizi di cardiologia, oltre la cronica difficoltà, per mancanza di anestesisti, nell’espletamento di interventi di chirurgia ed ortopedia. E tutto ciò è stato definito dai direttori “problemi di riorganizzazione” invitando l’utenza ad usufruire dei servizi territoriali (che a Giarre non coprono quelli che erano attivi all’Ospedale): ma perché non pensarci ed organizzarsi per tempo, visto che dal febbraio 2019 Giarre doveva tornare ad essere OSPEDALE DI BASE?

Ovviamente non esprimeremo nessun aggettivo per qualificare il tutto, onde evitare di urtare la delicata suscettibilità dell’ASP di Catania, ma restiamo particolarmente indispettiti per i disservizi cui sono costretti i nostri concittadini, probabilmente, oltre i limiti della liceità.

Attendiamo altresì che si possano a breve effettuare i lavori di adeguamento dei locali che in viale Don Minzoni hanno ospitato il PTE per adeguarli a sede di continuità assistenziale territoriale (guardia medica).

Anche alla luce di questi ultimi risvolti – conclude la nota del comitato –  auspichiamo un imminente incontro, come da lui stesso annunciato, con il dott. Leonardo Cantarella, affinché quale Sindaco di Giarre comune capofila e Presidente della Conferenza dei Sindaci possa intervenire per fare dettagliata chiarezza sul futuro dei servizi sanitari del nostro comprensorio”.

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