Giarre, il Comitato civico presenta un esposto sul nuovo Pronto soccorso: "E' taroccato" -
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Giarre, il Comitato civico presenta un esposto sul nuovo Pronto soccorso: “E’ taroccato”

Giarre, il  Comitato civico presenta un esposto sul nuovo Pronto soccorso: “E’ taroccato”

Il comitato civico Rivogliamo l’Ospedale ieri ha depositato un esposto-denuncia, al fine di segnalare alla Procura della Repubblica di Catania alcuni reati che – a parere del comitato – sarebbero stati commessi in relazione all’attività del nuovo Ps.

“Questo Comitato si è battuto a lungo già dal 2015, quando venne soppresso il pronto soccorso, affinché venissero applicate tali norme dettate dal “Decreto Balduzzi”, che – si legge nell’esposto – il precedente Governo Crocetta aveva disatteso, chiudendo il pronto Soccorso e riducendo l’attività dell’intero Ospedale di Giarre.L’attuale Governo Musumeci aveva preso l’impegno di riaprire il pronto soccorso e ha mantenuto la parola data, il 21 settembre scorso. Purtroppo, però, ciò che poteva essere “bellissimo” si è rivelato invece un “tarocco”, poiché il personale è sotto organico e in concomitanza con l’apertura del pronto soccorso si è registrata la pressoché totale sospensione dei servizi ambulatoriali nelle discipline di cardiologia, chirurgia e ortopedia, poiché i medici sono stati impiegati a coprire i turni del Ps., implicando l’annullamento o lo spostamento presso altre sedi di interventi e visite già da tempo programmati, con evidenti disagi per l’utenza.

Inoltre, per sopperire alla mancanza di personale in pianta stabile al pronto soccorso, sono state stipulate convenzioni con altre strutture sanitarie che forniscono personale qualificato a fronte di una spesa di 1.200 euro a turno (circa 4.500 euro al giorno) un evidente salasso per il Servizio Sanitario. Per tutti questi motivi, abbiamo ipotizzato i reati di omissione di atti d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e, inoltre, il reato di abuso della credulità popolare, poiché riteniamo che tali soggetti abbiano approfittato della corrività della nostra Comunità a prestare fede alle loro dichiarazioni, ingannandone la buona fede”.

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