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Ospedale di Giarre, controlli ai laboratori di analisi: denunciato direttore UO. Assessore Razza dispone ispezioni

Ospedale di Giarre, controlli ai laboratori di analisi: denunciato direttore UO. Assessore Razza dispone ispezioni

I Carabinieri del NAS di Catania e della Stazione di Macchia di Giarre, nel corso di un’attività ispettiva in un laboratorio di patologia clinica dell’ospedale di Giarre, hanno rinvenuto ed immediatamente sequestrato 52 confezioni di dispositivi medici scaduti di validità, già in parte utilizzati per l’esecuzione di analisi cliniche o la taratura delle apparecchiature diagnostiche, con conseguente pericolo di inesattezze nei valori analitici certificati.

I militari hanno denunciato all’A.G. il direttore dell’Unità Operativa della struttura, un medico di 63 anni, che dovrà rispondere di avere riportato falsi valori nei certificati di analisi emessi dal laboratorio.

L’intervento dei carabinieri è scaturito da una denuncia al riguardo presentata dal Comitato cittadino giarrese “Rivogliamo l’Ospedale” ai cui rappresentanti erano stati segnalati, nei giorni scorsi, dei disservizi e delle anomalie tali da mettere a severo rischio la salute dei cittadini. Alla luce di ciò i rappresentanti del Comitato, con in testa Angelo Larosa, hanno ritenuto opportuno denunciare immediatamente l’accaduto alle autorità competenti che sono tempestivamente intervenute.

Ma non è un caso isolato. Solo pochi giorni fa, nell’ambito della medesima strategia operativa, i militari del NAS di Catania avevano sequestrato 68 dispositivi medici scaduti di validità e pronti per essere utilizzati per l’esecuzione di analisi cliniche presso un laboratorio convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale della provincia di Messina, il cui direttore è stato deferito all’A.G. per tentata truffa aggravata ai danni del servizio sanitario della Regione Sicilia.

È opportuno evidenziare che i reagenti scaduti perdono la conformità e la qualità imposta dal produttore con la marcatura “CE” e di conseguenza gli accertamenti diagnostici eseguiti non garantiscono l’affidabilità del risultato analitico, quest’ultimo destinato a comprovare lo stato di salute degli utenti, i quali si espongono al rischio di possibili inadeguatezze diagnostiche e quindi di cure inappropriate.

A seguito dell’attività ispettiva dei Carabinieri del NAS di Catania e della Stazione di Macchia di Giarre, l’assessore regionale alla salute, avv. Ruggero Razza, ha disposto ogni accertamento ispettivo utile a fare chiarezza sulla vicenda.

Intanto, il direttore del Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio dell’Asp di Catania, dr. Domenico Neri, ha già avviato immediate verifiche interne, in tutte le sedi aziendali, per i necessari accertamenti.

«Saranno attivati i procedimenti disciplinari contestando le violazioni che dovessero emergere – aggiunge il dr. Neri -. Verranno controllati, inoltre, in tutte le strutture di Diagnostica di laboratorio aziendali, sia l’intero processo analitico, sia la stabilità dei reagenti al fine di poter garantire la correttezza delle prestazioni e la sicurezza dei test effettuati».

 

 

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