Randagismo, nel territorio siamo all'anno zero. L'appello dell'Arca: Comuni acquistino al più presto un fucile spara anestetico -
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Randagismo, nel territorio siamo all’anno zero. L’appello dell’Arca: Comuni acquistino al più presto un fucile spara anestetico

Randagismo, nel territorio siamo all’anno zero. L’appello dell’Arca: Comuni acquistino al più presto un fucile spara anestetico

Il randagismo non può aspettare i tempi della politica. L’ultimo episodio che ha amareggiato chi ama gli animali si è verificato a Macchia di Giarre: la carcassa di una cagna è rimasta per giorni dentro il parco Giardino di Macchia, ed è stata segnalata poi su facebook da un utente. Il timore è che sia stata avvelenata. Mistero sui cuccioli.

Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e i veterinari dell’Asp che non hanno potuto accertare se si sia trattato di avvelenamento, così come era accaduto, tempo fa, nel campo di atletica ai danni di una colonia felina. Questi cani di Macchia non avevano tutor e non erano microchippati.

Il tutoraggio di un cane viene formalizzato da un’ordinanza sindacale. Il cane viene sterilizzato e il tutor, in genere una persona che ama i cani, a proprie spese, dà da mangiare al cane che vive libero in un quartiere. Il problema sono i tanti cani che non si lasciano avvicinare.

Nelle scorse settimane nel Municipio di Giarre si è tenuta una riunione sul randagismo tra gli assessori alle politiche animaliste dei Comuni del circondario. Il Comune di Mascali ha dato disponibilità ad ospitare nel proprio territorio un canile consortile e si sta aspettando l’avvio della procedura per organizzare un secondo incontro.

Ma i volontari dell’associazione animalista Arca (che gestiscono un rifugio per randagi) spiegano che più urgente è l’acquisto di un fucile spara anestetico per addormentare le cagne del territorio e sterilizzarle. I volontari spiegano che le cagne partoriscono due cucciolate l’anno. Attualmente a San Giovanni Montebello ben 16 cuccioli sono nati da due cagne.

Oltre che a San Giovanni Montebello anche a Macchia e ad Archi vi sono cagne che non si lasciano avvicinare. Può capitare che qualcuno si senta infastidito da tutti questi cani e ricorra alle esche avvelenate.

Un fucile spara anestetico per randagi è costoso e per questo i volontari dell’Arca hanno proposto ai Comuni di acquistarne uno in consorzio. Si tratta di un intervento urgente da fare per evitare il proliferare di cucciolate a rischio e contrastare seriamente il fenomeno del randagismo.

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