Con propria comunicazione ufficiale la Corte dei conti Sicilia ha respinto il piano di riequilibrio riformulato approvato, tra le polemiche la sera del 29 novembre scorso, dichiarandolo inammissibile. Sulla vicenda c’è anche un caso politico, giacché la nota datata 18 febbraio è pervenuta ai consiglieri solo oggi. A tal proposito si registra il disappunto del presidente del Consiglio Francesco Longo che ha annunciato di volere chiedere un chiarimento al segretario generale.

La Corte dei conti ha basato il rigetto sulla non revocabilità della dichiarazione del dissesto, tesi, quest’ultima più volte rimarcata dal consigliere Giannunzio Musumeci e dallo stesso Collegio dei revisori dei conti, in sede di relazione sul piano di riequilibrio riformulato.

Le reazioni

Il presidente della Commissione Bilancio, Giannunzio Musumeci: “Bastava leggere le norme per capire che la possibilità di riformulare il piano di riequilibrio non riguardava i comuni in dissesto nei quali i relativi piani di riequilibrio decadono ex lege per effetto del dissesto; una manovra quindi azzardata ed illogica che ha comportato uno spreco di risorse e di tempo. Questa amministrazione non ne ha azzeccata una in questi anni,un vero fallimento. Sono sicuro e fiducioso che prima o poi il vero vento del cambiamento arriverà anche a Giarre”.

Secondo il consigliere Francesco Cardillo che “prende atto della deliberazione della Corte, la proposta di rimodulazione del piano era un tentativo in un contesto di nuova normativa e di nessun caso simile affrontato in altri Comuni”.