Stop alle sedute fiume serali del Consiglio comunali. La dichiarazione di dissesto produce effetti diretti sulla disciplina da applicare alla gestione contabile e all’eliminazione di quei servizi non indispensabili oltre a varie iniziative tese al contenimento degli altri livelli di spesa entro limiti di prudenza. In questo quadro rientra la volontà del segretario generale dell’Ente e pienamente condivisa dal presidente del Consiglio Francesco Longo di razionalizzare quei costi aggiuntivi derivanti dalle sedute del Consiglio comunale durante le ore serali.

Nella maggior parte dei casi, infatti, le riunioni del civico consesso vengono fissate alle 20 e i lavori, il più delle volte, si prolungano fino a tarda sera comportando quelle spese per il pagamento dello straordinario in favore di quelle figure esterne di supporto al consiglio. Da qui la decisione di contenere i costi con la convocazione dei consigli in orari coincidenti con quelli d’ufficio.

Già a partire dalla prossima seduta, fissata per lunedì 12 novembre, il consiglio (in adunanza ordinaria), si svolgerà alle 9.  Certo è un primo passo ma sui costi in termini di gettoni, rimborsi ai consiglieri e stipendi degli amministratori il tanto solerte segretario generale cosa intende fare?