Adrano, coltivazione "fai da te" di marijuana: tre arresti FOTO -
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Adrano, coltivazione “fai da te” di marijuana: tre arresti FOTO

Adrano, coltivazione “fai da te” di marijuana: tre arresti FOTO

La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Francesco Rizzo (cl. 1990), pregiudicato, Giuseppe Viglianesi (cl.1988), e Gaetano Tomasino (cl. 1962), con precedenti di polizia, ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Personale della Squadra Mobile di Catania e del Commissariato di P.S. di Adrano, nell’ambito delle attività finalizzate ad infrenare il fenomeno del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, da attività info-investigativa apprendeva che in contrada Lardichella, agro di Adrano, in un appezzamento di terreno, era stata impiantata una coltivazione illegale di marijuana.

Tomasino

Viglianesi

Rizzo

Alla luce di quanto appreso, il predetto personale, dopo avere esperito preliminari accertamenti, ha avviato una certosina attività di p.g. che consentiva di individuare il terreno ove insisteva la piantagione. Nel tardo pomeriggio di ieri, gli agenti di Polizia, ad esito di un prolungato servizio di osservazione, notando un’autovettura con a bordo tre individui, successivamente identificati per RIZZO Francesco, VIGLIANESI Giuseppe e TOMASINO Gaetano, fare ingresso nell’area recintata, decidevano di intervenire.

Venivano rinvenute e sequestrate complessivamente n. 161 piante di cannabis indica, servite da un impianto di irrigazione che, attraverso autoclave, prelevava l’acqua da una cisterna posta sotto l’abitazione. Estesa la perquisizione all’interno di un casolare di pertinenza del terreno, venivano rinvenuti e sequestrati sostanza stupefacente del tipo marijuana già essiccata per un peso complessivo di gr. 200 circa, un bilancino di precisione, decine di bottiglie e bidoni di fertilizzante ed appunti contenenti indicazioni per la coltivazione dello stupefacente.

Espletate le formalità di rito, i predetti sono stati posti agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G.

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